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Il WWF: “Dal G20 tanti luoghi comuni, ma nessun risultato. Alle promesse devono seguire i fatti”

28 giugno 2010 0 commenti

CANADA G8 G20 SUMMIT“Il G20 si e’ concluso senza impegni significativi rispetto al cambiamento climatico, finanza legata al clima e la soppressione dei sussidi ai combustibili fossili”.

Una ripresa economica sostenibile “avrà bisogno di molto più che luoghi comuni”. Ad affermarlo è Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia del Wwf Italia, secondo cui “la cosa più verde del G20 è stata l’abilità di riciclare i vecchi impegni”. Il vertice canadese, aggiunge, “avrebbe potuto essere l’inizio della vera e propria azione verso un ambiente pulito e un’economia più efficiente, ma abbiamo ottenuto solo belle parole sull’economia verde e una dichiarazione riciclata sui sussidi ai combustibili fossili”.

Al summit di Pittsburgh del 2009, ricorda l’ambientalista, i leader del G20 si erano impegnati a razionalizzare “ed eliminare gradualmente nel medio termine, gli inefficienti sussidi ai combustibili fossili che incoraggiano lo spreco”.

Quest’anno, evidenzia Midulla, “la dichiarazione del G20 ripete questo impegno e i leader dichiarano di incoraggiare la costante e completa attuazione di strategie specifiche per Paese e continuare ad esaminare i progressi compiuti verso questo impegno”.

“La riforma delle sovvenzioni ai combustibili fossili”, continua Midulla, “è una evidente soluzione ‘win-win’ (che soddisfa tutti, ndr) per l’ambiente e l’economia, ed e’ incoraggiante che la questione resti all’ordine del giorno del G20”. Ma in Canada, critica, “i leader hanno fallito la possibilità di concordare un calendario chiaro per raggiungere ciò che promettono”.

Per Mariagrazia Midulla, “un punto positivo” di questa settimana è stata l’India, che “ha tradotto in azione il suo impegno annunciando l’eliminazione dei sussidi per il carburante fossile della benzina e la revisione delle sovvenzioni ai combustibili fossili e di altri diesel”.

Questo, per l’ambientalista, “dimostra che vi e’ sicuramente una volontà in un certo numero di paesi, ma per spingere l’agenda globale abbiamo ancora bisogno di un’ambizione più forte e scadenze precise per la progressiva eliminazione delle sovvenzioni ai combustibili fossili che rappresentano più di 500 miliardi di dollari l’anno a livello globale”.

Il G20, lamenta ancora Midulla, “non ha concordato alcuna iniziativa che possa contribuire a fornire fondi per coprire il costo dei cambiamenti climatici nei paesi più poveri”. Quanto al Canada, paese ospitante del vertice, questo “ha svolto un ruolo sostanzialmente inutile, ignorando le richieste dai leader del mondo perché si dedicasse un tempo significativo per la discussione sul cambiamento climatico”. Insomma, il G20, conclude Midulla, “ha perso l’occasione di diventare un attore rilevante a livello mondiale su clima ed energia”.