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Taranto, centraline obbligatorie per monitorare le emissioni. E nelle altre città?

29 giugno 2010 0 commenti
il vecchio

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Una rete di centraline di monitoraggio che individuino le sostanze inquinanti contenute nelle emissioni fuggitive. È quanto verrà chiesto di installare alle aziende ricadenti nel perimetro industriale di Taranto (non solo Ilva ma anche Eni, Cementir, eccetera), secondo quanto stabilito dal Tavolo tecnico riunito oggi, nella sede dell’assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e che ha lo scopo di elaborare un ‘piano d’azione’ per affrontare l’emergenza benzo(a)pirene, un pericoloso idrocarburo policiclico aromatico i cui valori-obiettivo nell’aria sono stati superati nel Rione Tamburi nel corso del 2008 e del 2009.

Problemi analoghi sono all’ordine del giorno in molte altre città italiane e non si capisce per quale motivo solo a Taranto sia stato preso tale provvedimento.

Comunque, per quanto riguarda il caso pugliese, al Tavolo hanno preso parte l’assessore regionale Lorenzo Nicastro insieme al dirigente del Servizio Ecologia Antonello Antonicelli, per Arpa Puglia il direttore generale Giorgio Assennato, il direttore scientifico Massimo Blonda, i dirigenti Roberto Giua e Marida Spartera, per la Provincia di Taranto l’assessore Michele Conserva e per il Comune il sindaco Ippazio Stefano. Le centraline rientrano tra le misure per migliorare la qualità dell’aria.

“La Regione – spiega un comunicato – ha imposto tempi stringenti a queste società (15 giorni ndr) e, ad ogni modo, se le aziende non dovessero tempestivamente farsi carico di questo onere, saranno la Regione e l’Arpa a provvedere in tal senso, impegnandosi a proporre all’Autorità Giudiziaria di intervenire nei confronti di quelle sorgenti che i monitoraggi individueranno quali responsabili delle elevate concentrazioni di sostanze inquinanti”.

Le misure individuate dal Tavolo, sia per il monitoraggio che per gli interventi da effettuarsi, saranno anche inserite nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali, già rilasciate o in via di rilascio da parte della Regione o del Ministero dell’Ambiente.

Il Tavolo sarà riconvocato per la seconda metà del mese di luglio, quando saranno anche disponibili i dati riguardanti la concentrazione di benzo(a)pirene nell’aria, relativi al primo semestre del 2010, e potrà essere verificata l’efficacia delle Bat (le migliori tecnologie disponibili) adottate dall’Ilva negli ultimi mesi del 2009 e nel 2010.