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Moria di pesci nel Lambro. Ma per l’Arpa non è colpa dell’inquinamento

8 luglio 2010 0 commenti
La confluenza tra Po e Lambro in occasione dell'ultimo inquinamento

La confluenza tra Po e Lambro in occasione dell'ultimo inquinamento

Centinaia di pesci morti, anche di taglia media e grande. Dopo l’allarme inquinamento, era il 23 febbraio scorso quando nel fiume fu riversata un’enorme quantità di idrocarburi, il Lambro deve affrontare un’improvvisa moria di pesci. A partire dal tardo pomeriggio di ieri le guardie ecologiche del Parco Regionale della Valle del Lambro hanno notato la presenza di alcune decine di pesci morti nel tratto di fiume che va da Cascina San Giorgio a Villasanta, nel Parco di Monza. I tecnici del Parco e i tecnici dell’Arpa hanno effettuato delle analisi delle acque del fiume. Non sono state trovate sostanze inquinanti. È stata rilevata, invece, una presenza inferiore alla media di ossigeno (7,7 mlg per litro contro una media stagionale di 9.2 mlg per litro). La maggior parte di pesci morti sono stati trovati «in tratti di fiume dove l’acqua era molto poca, con temperatura molto alta e dove la presenza di ossigeno era particolarmente bassa», spiegano gli esperti. Elementi che portano a ritenere che la morte sia da attribuire «non a un’azione inquinante, ma a cause naturali e in particolare da tre fattori: scarsità delle piogge, scarsità dell’acqua del fiume e mancanza di ossigeno».