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Marea nera, nel pozzo pressione al limite. Altre 24 ore per capire se il “tappo” funziona

17 luglio 2010 0 commenti

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Ore decisive per capire se l’ennesimo tentativo di bloccare il flusso di petrolio dal pozzo Macondo della Bp è destinato ad avere successo. Se la pressione raggiungerà una valore tra gli 8000 e i 9000 libbre per pollice quadrato, spiegano gli esperti, questo vorrà dire che il pozzo, sotto il tratto terminale, è intatto. Se i valori scenderanno sotto i seimila questo vorrà dire invece che il petrolio sta uscendo da qualche altra fessura e che quindi la cupola è in buona parte inefficace e comunque insufficiente. Venerdi’ sera, l’alba di sabato in Italia, la pressione era di 6720 libbre per pollice qudratoQuindi in una zona grigia che secondo l’ammiraglio Thad Allen può significare due cose: “O che ci sono altre perdite oppure che,m dopo tre mesi di fuoriuscita, la pressione nel pozzo si è naturalmente abbassata, cosa molto possibile”.
Nel frattempo due Rov _ remoted operated veicholes, robot sottomarini guidati da postazione remota _ stanno effettuando un controllo del fondo marino vicino al pozzo alla ricerca di fughe di petrolio o metano che potrebbero confermare la rottura di tratti profondi del pozzo, mentre quattro piccolo sottomarini stanno effettuando, con lo stesso obiettivo delle ricerche con i sonar. “Al momento _ assicura Allen _ non sono state trovate perdite”.

QUASI FINITO IL POZZO DI SOCCORSO

In ogni caso la cupola è una soluzione provvisoria. La soluzione vera è il pozzo di soccorso che “ucciderà” quello danneggiato. Le operaziioni di trivellazione sono quasi terminate. La trivellazione ha infatti raggiunto i 5.437 metri e mancano appena 9 metri al pozzo danneggiato. E’ una fase molto delicata che si conta di terminare entro 10-15 giorni per poi procedere al soffocamento del pozzo agli inizi di agosto. Se tutto va bene.