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Clima: è stato il sesto luglio piu caldo degli ultimi due secoli in Italia

4 agosto 2010 0 commenti
La temperatura di luglio (deviazione dai valori medi del periodo 1971-2000). Fonte ISAC-CNR

La temperatura di luglio (deviazione dai valori medi del periodo 1971-2000). Fonte ISAC-CNR

In Italia il mese di luglio 2010 è il sesto piu’ caldo degli ultimi due secoli. A provarlo sono i dati raccolti dall’Istituto di Scienze dell’ Atmosfera e del Clima del Cnr di Bologna. ”I giorni di caldo di luglio hanno determinato una temperatura media 2,18 gradi piu’ alta rispetto al periodo 1961-1990, che viene preso come riferimento – spiega Teresa Nanni, responsabile del gruppo di Climatologia storica dell’ istituto bolognese – questo dato e’ il sesto piu’ alto degli ultimi due secoli, inferiore solo a quelli del 2003, del 2006, del 1950, del 1928 e del 1983”.

La temperatura è stata di due gradi oltre le medie in quasi tutto il Nord e il Centro Nord ed ha raggiunto un picco di +2.5 in Liguria Orientale, Piemonte Meridionale e parte della Sardegna Orientale. Riscaldamento invece attorno ad 1 grado in tutto il Centrosud e gran parte della Sicilia. Per i negazionisti climatici, già provati dal fatto che a livello globale il 2010 si sta rivelando uno dei piu caldi di queste ultime già calde decadi, non è una buona notizia.

CALDO E INCENDI IN RUSSIA

Oltre 300 nuovi incendi si sono sviluppati nelle ultime 24 ore nella Russia occidentale, colpita da oltre un mese da una ondata record di caldo e afa e da oltre due settimane da una serie di roghi indomabili che hanno gia’ causato 48 morti e migliaia di sfollati. Lo riferiscono le agenzie. La situazione piu’ difficile resta nella regione di Nizhni Novgorod e nei dintorni di Sarov, dove pompieri e volontari cercano di tenere a distanza le fiamme dal principale impianto nucleare di ricerca del Paese. La procura locale ha aperto un’inchiesta per incendio colposo. Un rogo si e’ sviluppato nella notte anche in una raffineria a sud di Mosca ma i vigili del fuoco sono riusciti a spegnerlo. Oggi il leader del Cremlino, Dmitri Medvedev, che lunedi’ ha decretato lo stato di emergenza in sette regioni, presiedera’ il consiglio di sicurezza per esaminare le misure di protezione delle installazioni strategiche russe. La capitale intanto si e’ risvegliata sotto una fitta cappa di nebbia prodotta dall’afa e da uno smog allarmante, tanto da indurre il supervisore ecologico di Mosca, Ievghenia Simutnikova, a suggerire l’uso di respiratori e mascherine per chi esce al mattino. Il fumo acre prodotto dagli incendi di foreste e torbiere alla periferia di Mosca ha raggiunto anche alcuni sotterranei della metropolitana, dove alcuni passeggeri applicano fazzoletti bagnati sulla bocca e sul naso.

ANCHE IN FINLANDIA E’ RECORD

Il mese di luglio e’ stato il piu’ caldo mai registrato in Finlandia, sia per quanto riguarda la media delle temperature che per le temperature massime, a causa della calura proveniente dalla Russia, secondo i dati resi noti oggi dall’istituto meteorologico. Un nuovo record nazionale di 37,2 gradi e’ stato segnalato a Joensuu, nel sud-est della Finlandia, zona di frontiera con la Russia, che ha battuto il precedente record di 35,9 gradi registrato nell’estate del 1914. ”Di solito si parla di una ondata di caldo quando la temperatura massima supera i 25 gradi”, ha spiegato Pirkko Karlsson, un aiuto-meteorologo dell’Istituto. Con 23 gradi, la piu’ alta temperatura media e’ stata registrata nella citta’ di Puumala, sempre nel sud-est del Paese.