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In Friuli scoppi la guerra del mais ogm. I no global distruggono un campo

9 agosto 2010 0 commenti

ogm-disegnoIl Friuli la questione ogm sta facendo perdere il controllo a favorevoli e contrari. Prima con la semina (illegale) ora con la distruzione (illegale) fatta dai no global. E il confronto è così duro che la vicenda spacca anche la maggiornza con un aperto confronto tra Galan e Zaia.

Ad ammettere l’azione è stato Luca Tornatore, portavoce dei Centri sociali del Nord Est e dell’Associazione ‘Ya Basta’, i cui aderenti domenica hanno calpestato il campo di mais ogm di Vivaro (Pordenone) ”l’azione e’ rivolta contro la violenza che gli ogm portano sull’ambiente e per gli esseri umani. La vita – ha detto – viene cosi’ messa a disposizione del mercato e del profitto”. Gli attivisti hanno spiegato di aver compiuto il gesto per evitare che il mais maturasse e che i semi modificati fossero diffusi nell’aria. ”La polizia – ha riferito Tornatore – ha notato dopo pochi minuti l’attivita’ ma gli attivisti sono riusciti a calpestare il campo prima di essere identificati uno ad uno”.

GALAN: AZIONE SQUADRISTA

Durissima la replica del ministro Galan. «Apprendo ora _ ha commentato oggi _ dell’azione squadristica compiuta a danno di un campo di mais di proprietà del coltivatore Giorgio Fidenato. Mi attendo che le forze dell’ordine identifichino al più presto gli autori di un’azione che identifica coloro che l’hanno compiuta come violenti, squadristi della peggior specie, intolleranti da condannare in ogni senso”. “Confermo – ha aggiunto -che le istituzioni preposte a seguire la vicenda degli Ogm in Friuli Venezia Giulia stanno proseguendo nell’attività di accertamento e a giorni saranno resi noti i risultati di verifiche e analisi. In ogni caso, ogni cittadino italiano, soprattutto in casi del genere, è tenuto a rispettare leggi e regole proprie di ogni civile convivenza».

ZAIA: RIPRISTINATA LA LEGALITA’

Parere opposto a quello di Galan viene dal goventatore leghista (ed ex ministro delle Politiche Agricole) Zaia. «Da quanto si apprende da fonti giornalistiche – ha osservato Luca Zaia _ nei campi del Friuli Venezia Giulia è stata ripristinata la legalità. Abnorme era la situazione di Vivaro, in cui vi era una coltivazione di mais Ogm assolutamente illegale. Non è possibile pensare di introdurre arbitrariamente organismi geneticamente modificati in Italia senza che questo non inneschi le proteste, sacrosante, di tutti coloro che hanno a cuore la nostra agricoltura e la biodiversità, che ne è cardine fondamentale. Ci sono delle regole che vanno rispettate, e bisogna far capire alle multinazionali che nel nostro Paese non si possono introdurre coltivazioni Frankenstein senza autorizzazione».