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La protesta dei pastori sardi: “Così sfasciano la nostra terra”

11 agosto 2010 0 commenti

Un'immagine della protesta dei pastori sardiNon si ferma e, anzi, si sposta al Nord la mobilitazione del Movimento dei pastori sardi «per denunciare la situazione di sfascio del settore agro-pastorale». Una nota del Movimento informa che “una nuova assemblea è stata fissata per la mattina di venerdì 13 agosto ad Olbia dove si concentreranno pastori e allevatori del Nord Sardegna”. La nuova assemblea si svolgerà nel Salone Parrocchiale della Chiesa della Sacra Famiglia in via Roma, per illustrare ancora le rivendicazioni ma anche le proposte del Movimento alla Regione e al Governo nazionale per arginare la crisi del comparto agro pastorale.

“Una situazione non più sostenibile”, è scritto in un manifesto diffuso in queste ultime settimane in decine di assemblee svoltesi in tutta la Sardegna, che sarà illustrato venerdì ad Olbia. Manifesto nel quale il movimento capeggiato da Felice Floris scrive fra l’altro che “tutto quello che pastori ed agricoltori producono vale sempre meno, mentre aumentano in maniera ingiustificata i costi di produzione, distruggendo ovunque in Sardegna decine di aziende, mentre la Giunta Regionale continua a fare promesse che ormai non incantano nessuno, senza adottare le misure urgenti contenute nella piattaforma presentata dal Movimento. I pastori non ne possono più”, recita ancora il manifesto, che prosegue accusando lo Stato e la Regione di inerzia e di non aver tutelato le produzioni agricole e zootecniche in sede europea, “dopo aver incoraggiato pastori e agricoltori ad investire nell’ammodernamento delle aziende che ora sono cariche di debiti e ogni giorno rischiano il fallimento”. “Inoltre – prosegue il documento che sarà sottoposto all’assemblea di Olbia – attorno ai pastori e agli agricoltori si è sviluppata una burocrazia parassitaria che tutto consuma e niente produce, divorando intere montagne di soldi pubblici spesi solo per alimentare il loro famelico mantenimento. Una burocrazia mostruosa che a niente serve e niente produce. Tutto in nome di pastori e agricoltori che sono stati presentati sempre all’opinione pubblica come costosi assistiti, mentre sono le vere vittime di una politica ignava e cialtrona che tutto fa all’infuori di creare sviluppo e non riesce neanche a difendere l’esistente”.

“L’assemblea di venerdì ad Olbia – ha spiegato il leader del Movimento Felice Floris – intende far approvare anche dai pastori e allevatori del Nord Sardegna la piattaforma di richieste e proposte scaturite da decine di assemblee organizzate in tutta la Sardegna e ribadite nella prima grande assemblea di Elmas. Richieste, proposte ma anche una mobilitazione che a settembre con una grande manifestazione a Cagliari, intende denunciare all’opinione pubblica la gravissima situazione delle imprese agricole e pastorali e richiedere, ancora una volta, precisi impegni alla Giunta e dl Consiglio regionale. Insomma non solo proteste ma soprattutto proposte concrete per salvare dal fallimento decine di aziende e migliaia di pastori e agricoltori”.