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Made in Italy, boom del turismo enogastronomico: vale 5 miliardi

11 agosto 2010 0 commenti

cibo“Salgono al livello record di 4.511, quaranta in piu’ rispetto allo scorso anno, i prodotti agroalimentari italiani ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo censiti dalle regioni, disponibili come souvenir o per allietare le tavole dei turisti durante le vacanze”. E’ quanto emerge da un’indagine della Coldiretti sull’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni, aggiornato dalla decima revisione pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

‘’Per l’estate 2010, il turismo enogastronomico con un valore stimato di 5 miliardi di euro, si conferma – sostiene la Coldiretti – il vero motore della vacanza Made in Italy che e’ l’unica nel mondo a poter offrire la piu’ ampia varieta’ di prodotti tradizionali regionali ma anche il record comunitario nella produzione biologica, ben 207 denominazioni di origine riconosciute a livello europeo, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine”.

Nella mappa delle regioni che presentano la piu’ ricca ‘biodiversita’ a tavola si classifica al primo posto – sottolinea la Coldiretti – la Toscana con 463 specialita’ seguita sul podio da Veneto e Lazio (367) e Piemonte (365) ma ottimi posizionamenti si riscontrano per Campania (333). A seguire ci sono Liguria (295), Calabria (272), Sicilia (238), Emilia-Romagna (233), Puglia (222), Lombardia (209), Sardegna (172), Molise (159), Friuli-Venezia Giulia (151), Marche (147), Abruzzo (143), Trento (109), Bolzano (92), Basilicata (73) Umbria (70) e Val d’Aosta (31).

A prevalere tra le specialita’ ‘’salvate dall’estinzione sono – sottolinea ancora la Coldiretti – i 1.362 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.263 verdure fresche e lavorate, 748 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 461 formaggi, 154 bevande tra analcoliche, liquori e distillati e 150 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.)’’. Con l’ultimo elenco dell’estate 2010 si registra un incremento rispetto all’anno scorso nonostante siano stati cancellati alcuni prodotti divenuti Dop o Igp e quindi protetti a livello europeo come ad esempio il Ciauscolo marchigiano, il prosciutto crudo di Cuneo, il pistacchio di Bronte (Sicilia), il marrone di Caprese Michelangelo (Toscana), l’Aglio bianco polesano e l’Insalata di Lusia (Veneto).

In dieci anni, rispetto al luglio 2000 quando e’ iniziato il lavoro di catalogazione a livello regionale, i prodotti censiti sono piu’ che raddoppiati grazie all’impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni. Nell’elenco della Coldiretti, i prodotti alimentari divisi per tipologia.