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Mais Ogm in Friuli: “C’è contaminazione nel campo di Vivaro”

17 agosto 2010 0 commenti

ogm-disegnoI campi di mais coltivati, confinanti e vicini a quelli di Vivaro, in provincia di Pordenone, non sarebbero stati contaminati da ogm. Al contrario di quanto avvenuto nel campo seminato da Giorgio Fidenato che è risultato effettivamente coltivato a mais ogm. Sono questi, a quanto apprende l’Adnkronos, i primi risultati sui campioni analizzati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, sezione di Fermo, prelevati dal Corpo forestale dello Stato su indicazione della procura di Pordenone che sul caso ha aperto un’indagine. I risultati delle analisi sarebbero stati inviati alla procura di Pordenone.

La decisione di coltivare mais ogm, da parte dell’agricoltore Giorgio Fidenato, presidente dell’associazione Agricoltori Federati, nonchè membro del Movimento libertario, ha sollevato un’accesa polemica da più parti e il 9 agosto, un gruppo di attivisti, dichiaratamente contro gli ogm, ha condotto un’irruzione nel campo di Vivaro allo scopo di distruggere la piantagione. Terreno che nei giorni precedenti era stato posto sotto sequestro dalla Procura di Pordenone. La distruzione del campo provocò numerose reazioni, prime fra tutte quelle del ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan che ha condannato il gesto parlando di “azione squadristica compiuta a danno di un campo di mais” a cui ha fatto per così dire da contraltare, quella dell’ex ministro dell’Agricoltura, oggi governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha approvato l’azione affermando “nei campi del Friuli Venezia Giulia è stata ripristinata la legalità”.

L’inchiesta comunque è ancora in corso, infatti si attendono i risultati di ulteriori analisi effettuate su campioni prelevati in un altro campo di mais ogm, nel comune di Fanna, sempre in provincia di Pordenone, prelevati dal corpo forestale friulano e consegnati all’Ersa, agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia.