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Alemanno: abbattiamo Tor Bella Monaca

23 agosto 2010 0 commenti

TorBellaMonaca_ITALIADemolire e ricostruire da capo Tor Bella Monaca. E’ questa l’idea-provocazione lanciata ieri sera dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, durante il dibattito ‘Estetica della citta” di Cortina InConTra. Per il primo cittadino della Capitale, bisogna trovare “il coraggio di dare nuova dignita’ urbanistica alle periferie, con un’opera di demolizione e ricostruzione”.

«Oggi _ ha detto Alemanno _ con le ultime sentenze della Corte Costituzionale espropriare costa troppo. Siamo passati dall’assoluta massificazione degli anni passati a meccanismi oggi troppo restrittivi: è necessaria una nuova legge urbanistica complessiva che consenta di costruire dove c’è bisogno e non solo dove c’è interesse di privato e di società immobiliari, se no continueremo ad avere città che si espandono in zona agricola». «È necessario invece demolire e ricostruire ampie aree della città – ha aggiunto Alemanno – recuperando anche terreno urbano. A Roma ci sono molte aree delle 167 che sono autentiche cisti urbane, penso al Tiburtino 3 e altre zone. Tor Bella Monaca, ad esempio, dovrebbe essere completamente rasa al suolo, non tanto Corviale, che è un altro discorso». «Sono state costruite con meccanismo di prefabbricazione – ha concluso il sindaco – con il risultato che oggi piove dentro e i prefabbricati non tengono più. Se abbiamo terreni e aree per poter costruire a fianco a Tor Bella Monaca un’altra area, sarà sicuramente una decisione che non incontrerà critiche degli abitanti».

Oggi Alemanno ha rilanciato. ”Sbaglia chi pensa che sia una boutade estiva: a fine ottobre presenteremo un master plan della zona e faremo un confronto diretto con i residenti, anche con un referendum, perche’ vogliamo attuare una urbanistica partecipata e non calata dall’alto”. Alemanno pensa ad una ricostruzione di Tor Bella Monaca non con i grattacieli ma sulla falsa riga della citta’ giardino, modello Garbatella.

”I grattacieli servono – spiega – per realizzare servizi e non residenze. Lo schema edilizio verticale e’ fallito. Penso per Tor Bella Monaca a case come quelle della Garbatella”, cioe’ basse e con ampi spazi verdi. Il sindaco ci tiene a precisare che non si tratta di una scelta dettata ”soltanto da motivi legati all’estetica ma anche funzionali: nelle
case di Tor Bella Monica ci piove dentro, la qualita’ di vita’ dei cittadini e’ pessima perche’ spesso di tratta di prefabbricati spinti e tra una lastra e l’altra ci sono crepe ed infiltrazioni. Forse Asor Rosa questo aspetto non lo conosce”.
E’ stato anche affrontato il versante economico: ”Puntiamo ad edificare le aree circostanti con premi di cubature da dare ai
costruttori, quindi senza esborsi per l’amministrazione comunale”. Diversa per il sindaco la situazione dell’altro quartiere periferico di Corviale. ”Non c’e’ un problema funzionale, non piove dentro le case. C’e’ un problema di organizzazione bisogna abolire il condominio unico e crearne diversi, puntare sui servizi. Su questo sono d’accordo con Asor Rosa, non si puo’ abbattere soltanto per un pregiudizio estetico’.

GLI ARCHITETTI PORTOGHESI E VALLE: OTTIMA IDEA

Ad alcuni architetti l’idea piace: è giusto demolire Tor Bella Monaca e ricostruire il quartiere da un’altra parte della periferia capitolina. Dice Paolo Portoghesi, professore di progettazione all’università La Sapienza che ha tra le sue opere più famose la moschea della capitale, la più grande d’Europa: quella di Alemanno “è un’iniziativa giusta, quelle case sono ridotte in condizioni pietose. A Tor Bella Monaca c’è una struttura gigantesca e monumentale che non ha nulla a che fare con una periferia. Costruirla è stata un errore urbanistico: sono edifici prefabbricati con un vecchio sistema a tunnel, che se non venissero restaurati cadrebbero da soli. La demolizione poi si potrebbe fare tenendo conto di nuovi criteri di sostenibilità. A Roma bisogna cominciare a sostiure le parti malate della città ed è giusto ristrutturare le parti degradate aumentando le cubature”.

Per Portoghesi, quindi, il progetto “si può fare, certo bisogna realizzare della case-parcheggio e demolire e ricostruire secondo un progetto che abbia un senso con degli elementi che attraggono i cittadini. Mi sembra che Alemanno abbia voglia di fare delle cose, oltretutto è un ingegnere: le difficoltà sono enormi, ma l’importante è avere le idee chiare per un nuovo sviluppo della città e ora mi sembra ci siano”.

Anche Cesare Valle jr, socio dello Studio Valle, si dice “assolutamente d’accordo su demolizione e ricostruzione di opere vecchie. Si può fare, all’estero – come a Parigi o Berlino – già da tempo è comune operare in questo modo. Più che parlare di nuove architetture nei centri storici credo che serva un giusto mix tra nuova opera e nuovo quartiere”.

IL PD: DEMOLIAMO ALEMANNO

Ma all’opposzisione l’idea non piace. «Alemanno si tranquillizzi. Prima che lui riesca ad abbattere Tor Bella Monaca i romani abbatteranno lui, alle prossime elezioni». È questa la replica dell consigliere comunale del Pd, Massimiliano Valeriani. «Chi ‘non governà in questo modo la capitale d’Italia – prosegue Valeriani – per poi lanciare una volta a settimana proposte da ‘bar dello sport’ non merita di guidare Roma. Ormai se ne sono accorti tutti e si aspettano solo le prossime elezioni per abbattere la peggior Giunta e il peggior sindaco che Roma ricordi».«Consigliamo al Sindaco Alemanno maggiore prudenza e grande responsabilità nell’affrontare i problemi legati alla riqualificazione urbanistica delle periferie di Roma e ai disagi dei residenti che non si risolvono certo con proposte che hanno il sapore delle infelici ‘new town’ berlusconiane». Così la deputata del Pd e dirigente dei democratici del Lazio, Ileana Argentin, commenta la proposta avanzata dal Sindaco Alemanno sulla demolizione e ricostruzione del quartiere di Tor Bella Monaca a Roma. «Crediamo piuttosto – aggiunge – che ricette come quella del Sindaco di Roma sulla demolizione e ricostruzione di Tor Bella Monaca siano solo funzionali ad una certa propaganda che rimanda i problemi e la loro soluzione alle calende greche, invece di sforzarsi di garantire quel minimo di diritti, quei percorsi di inclusione e i servizi essenziali ai residenti nelle periferie, ovvero tutto ciò che è stato completamente abbandonato in questi due anni di amministrazione capitolina».

ASOR ROSA: RIDICOLO, PORTIAMOCI I SERVIZI

Se fosse possibile commentare l’idea del sindaco Alemanno su Tor Bella Monaca ”con una risata, e trasmetterla, l’intervista sarebbe finita qui”. Cosi’ Alberto Asor Rosa, critico e scrittore, risponde a chi gli chiede un commento sulla ‘provocazione’ del sindaco di Roma che vorrebbe abbattere il popolare e periferico quartiere romano di Tor Bella Monaca.
Quel quartiere lo conosce bene, Asor Rosa, che ai tempi del Pci – lui dirigente del partito – ci andava a fare i comizi.
”Se una decisione del genere dovesse essere presa per mero fatto estetico – ha detto Asor Rosa – tre quarti della Roma post bellica dovrebbe essere abbattuta. Penso al Tuscolano e agli insediamenti nati attorno alla Salaria. Di piu’, si potrebbe pensare ad una distruzione quasi totale della Capitale”. Asor Rosa ricorda che il quartiere di Tor Bella Monaca ”e’ nato come un prodigio dell’avanguardia moderna. E’ vero non ci sono servizi come non ci sono nell’80% della periferia romana. E allora invece alla distruzione, Alemanno deve pensare a riportare a Tor Bella Monaca servizi, cultura e assistenza sociale. Si ponga questo problema, non altro’