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Boom di allergie? Colpa anche dell’inquinamento

25 agosto 2010 0 commenti

carbonBelchatovPowerStationPolandL’inquinamento urbano contribuisce all”epidemia’ di allergie, in continuo aumento negli ultimi anni: lo smog, infatti, e in particolare l’ozono a concentrazioni alte tipiche delle citta’ molto trafficate, rende i pollini piu’ ”cattivi”, cioe’ piu’ capaci di dare allergia.

Lo rivela uno studio condotto presso l’Universita’ di Vienna, coordinato da Rudolf Valenta e pubblicato sul Journal of Allergy Clinical Immunology. I ricercatori austriaci hanno coltivato piantine di segale in due modi diversi, in un caso lasciandole esposte ad alte concentrazioni di ozono (79 parti per miliardo, una concentrazione pari a quella che ”si respira” nei giorni piu’ caldi a Vienna); le piantine di controllo sono invece cresciute a livelli normali di ozono. Una volta maturate, i ricercatori hanno esaminato i pollini e trovato concentrazioni piu’ alte di allergeni (la parte proteica del polline) nelle piantine cresciute all”aria inquinata’. Infine gli esperti hanno voluto verificare se questi pollini cresciuti in aria inquinata sono effettivamente piu’ allergenici: per farlo hanno preso anticorpi di pazienti allergici e li hanno messi a contatto coi pollini dei due gruppi di piantine. Gli anticorpi hanno reagito in modo piu’ aggressivo (cioe’ si e’ avuta una reazione allergica piu’ forte, benche’ in provetta) contro i pollini delle piantine cresciute ‘respirando’ alte concentrazioni di ozono.