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E a Lucca scoppia la guerra dei cassonetti: vigili di scorta, polemica tra comuni

28 agosto 2010 0 commenti

Vigili in borghese e guardie zoofile a presidiare i cassonetti. E’ la risposta dellla citta’ di Lucca ai residenti dei comuni limitrofi che, l’amministrazione ne e’ convinta, gettano i loro rifiuti, indifferenziati e ingombranti, nei suoi cassonetti. Una guerra dei cassonetti come non se ne erano mai viste,  e nella quale circolano sospetti, voci, maldicenze. Con comuni che si rimpallano le accuse. 

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Tra i maggiori indiziati dal comune di Lucca, gli abitanti della vicina Capannori, uno dei paesi piu’ ‘ricicloni’ d’Italia. L’allarme, con conseguente giro di vite, e’ scattato quando il Comune di Lucca e la societa’ Sistema Ambiente si sono accorte che nel 2010 la spazzatura conferita nei cassonetti era aumentata di 1300 tonnellate ”in gran parte provenienti dai Comuni vicini”, sottolinea il vicesindaco di Lucca, Giovanni Pierami. Un bell’aggravio di spesa per il Comune (che ha raggiunto quota 50% di raccolta differenziata), il quale ha cosi’ deciso di giocare la carta dei controlli serrati con sanzioni fino a 300 euro per i trasgressori. L’ordinanza non affronta solo il problema dei rifiuti ‘migranti’ da altri Comuni ma inasprisce controlli e multe anche per chi, tra i residenti lucchesi, non rispetta orari e giorni stabiliti per il conferimento della spazzatura e per il ritiro con il sistema del porta a porta.

”Sempre piu’ spesso – spiega Pierami che ha anche la delega all’ambiente- i cittadini lamentano di persone, che non vivono sul territorio comunale e che, per vari motivi, vengono a conferire i loro rifiuti nei cassonetti lucchesi. I conferimenti abusivi sono confermati anche da Sistema Ambiente che, spessissimo, nei propri contenitori a filo strada trova sacchi per la raccolta differenziata marchiati da altre societa’ e altre amministrazioni ed enti”. ”Oltre alla questione delle molte persone, cittadini, commercianti e ristoratori, che non sono attente agli orari e lasciano i sacchetti in mezzo alla strada – spiega il sindaco di Lucca Mauro Favilla (alla guida di una giunta di centrodestra) – c’e’ il problema dei residenti nei Comuni confinanti dove si fa la differenziata ma i cittadini non trovano i cassonetti in cui gettare gli altri rifiuti. Cosi’, passano nel nostro Comune, lasciano la loro spazzatura e quei Comuni vantano di aver diminuito la quantita’ di rifiuti. Grazie, li portano altrove! Ma gli abitanti di Lucca pagano la Tia piu’ alta. Per questo, abbiamo istituito una vigilanza affinche’ dalla provincia di Pisa o da Capannori i rifiuti non li portino a noi”. 
 

Ma il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro (Pd), con la sua quota da record italiano del 75% di raccolta differenziata, replica sdegnato. ”Rivendico la virtuosita’ dei miei concittadini. Noi facciamo il porta a porta da 3 anni e abbiamo ridotto del 21% la quantita’ di rifiuti prodotti. Altri comuni, come Lucca, si sono attardati in politiche vecchie, non al passo coi tempi. Prima di accusare gli altri, mi guarderei in casa”.