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Clima, Pachauri pronto a lasciare l’Ipcc: “Decideranno i governi”

31 agosto 2010 0 commenti

ENVIRONMENT-SUMMIT/TEMPERATURERajendra Pachauri, presidente del Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (l’Ipcc, Intergovernmental panel on climate change) rimette il proprio mandato nella mani dei governi componenti l’organismo delle Nazioni Unite. Lo rende noto lo stesso Ipcc, spiegando che la decisione è stata presa dopo la presentazione del rapporto dell’Interacademy council (Iac), collegio accademico internazionale incaricato di rivedere processi e procedure di lavoro dello stesso Ipcc.

La revisione era stata chiesta ufficialmente lo scorso marzo dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e dallo stesso Pachauri per esaminare la qualità della scienza dell’Ipcc e rafforzarne la credibilità. Il processo di revisione, fanno sapere da Ginevra (sede dell’Ipcc) “e’ durato quattro mesi ed ha interessato ogni elemento della preparazione dei rapporti dell’Ipcc, compreso l’utilizzo di letteratura non verificata da esperti e di pareri diversi”. Inoltre, sono stati “analizzati gli aspetti istituzionali, tra i quali le operazioni di gestione e le procedure di divulgazione dei risultati”.

Rajendra Pachauri non ha parlato di dimissioni, ma ha lasciato intendere che potrebbe lasciare la guida del Comitato. “I governi nazionali che formano l’Ipcc- ha detto- guarderanno con attenzione le annotazioni della Iac in sede di assemblea plenaria”, in programma dall’11 al 14 ottobre in Corea del Sud.

“Questi 194 governi determineranno le azioni da intraprendere”, ha quindi aggiunto. Insomma, se dovessero chiedere la sostituzione del presidente, Pachauri quasi sicuramente potrebbe lasciare.

L’Ipcc era finita al centro di aspre polemiche per il rapporto del 2007, nel quale il Comitato ha previsto lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya entro il 2035 salvo scoprire che le previsioni si basavano su un articolo pubblicato nel 1999 sul New Scientist dopo un’intervista ad uno scienziato indiano della Jawaharlal Nehru university di Delhi, Syed Hasnain.

Le polemiche e le critiche che ne sono conseguite hanno indotto esaminare la qualita’ della scienza dell’Ipcc e confermarne la credibilità. Adesso l’Ipcc sottolinea che “nel corso del 2010, sono state completate altre 6 revisioni indipendenti” sui vari aspetti della scienza dei cambiamenti climatici. E “tra quelle che hanno esaminato la qualita’ della scienza stessa, secondo le fonti ufficiali, tutte hanno convenuto sull’adeguatezza del lavoro dell’Ipcc ed hanno contribuito cosi’ a consolidarne l’attendibilita’”.

La linea dell’organismo Onu e’ la stessa del suo presidente, Pachauri. “Con consenso schiacciante la comunita’ scientifica riconosce che il cambiamento climatico e’ una cosa reale”, e quindi, ha detto Pachauri, “abbiamo la piu’ grande fiducia nei fondamenti scientifici alla base dei nostri rapporti”. Quanti al rapporto dello Iac “siamo onorati di ricevere consigli su come migliorare ulteriormente le nostre procedure”.