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Trasporti pubblici, per gli utenti sono un disastro

31 agosto 2010 0 commenti

I trasporti pubblici italiani sono in un tunnel

I trasporti pubblici italiani sono in un tunnel

Si salvano i tram a Padova e la metropolitana a Torino: per il resto, gli utenti italiani sono decisamente insoddisfatti dei trasporti pubblici locali, per la loro bassa frequenza e la scarsa velocità delle corse.

A sostenerlo è un sondaggio di Altroconsumo che ha raccolto il giudizio di cinquemila utenti in 12 città italiane. Bocciati i servizi di autobus, tram, metro (appena sufficiente in alcune città) e anche i vaporetti di Venezia.

Giudizi poco lusinghieri anche sulla copertura del territorio urbano e sul comfort del viaggio; nessun centro urbano dei 12 coinvolti nell’indagine ottiene la sufficienza: solo Padova e Cagliari si avvicinano al 6, favorite dall’essere capoluoghi di dimensioni ridotte e grazie a interventi mirati e ben integrati. Torino e Milano seguono a ruota. Ultime Palermo e Catania, il cui voto di soddisfazione è rispettivamente 3 e 3,8.

L’inchiesta, condotta da Altroconsumo in 12 città italiane, Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia, è disponibile su www.altroconsumo.it e apre la campagna di Altroconsumo «Siamo uomini o pendolari?», che nei prossimi mesi seguirà da vicino disservizi e inefficienze nei trasporti; aperta a tutti la sezione ad hoc www.altroconsumo.it/campagna-trasporti, l’associazione realizzerà interventi mirati per aiutare gli utenti e in parallelo stimolare i gestori ad aumentare la qualità media del servizio. Andando alle cifre, si vede come nella puntualità i migliori risultano essere i bus e la metro a Milano, i tram a Padova e i vaporetti a Venezia.

I peggiori, invece, sono risultati i bus a Catania (23 min. di ritardo in media), i tram a Firenze (9 min.) e la metro a Bari (8 min.). In media nelle città in Italia solo l’11,6% degli spostamenti avviene sui mezzi pubblici. Le percentuali salgono nei grandi centri – 47% a Milano e 32% a Roma – ma sono ben lontane dalle scelte nella mobilità urbana compiute dagli utenti in altre città in Europa: 67% a Barcellona; 63% a Parigi e Madrid. Tra le ragioni addotte dagli intervistati per esprimere la loro insoddisfazione, emerge la costrizione nella scelta: si sale in tram o in metropolitana perchè non si può prendere l’auto per mancanza di parcheggi (in media per il 30% del campione) o perchè non si hanno mezzi propri (il 20%). Pochissimi coloro che scelgono il trasporto pubblico urbano per risparmiare denaro, tempo, o per rispetto dell’ambiente. Manca la cultura dello scegliere il mezzo pubblico urbano, conclude Altroconsumo, e il rapporto causa-effetto diventa un circolo vizioso, da cui escono sconfitte qualità del servizio e soddisfazione degli utenti.