“Una maniera compassionevole”, così Mike Shepherd, il direttore distrettuale del dipartimento di Albany, nel sudovest dell’Australia, a proposito della carica di esplosivo usata per sottoporre a eutanasia una balena, che si era arenata due settimane fa su un banco di sabbia. Inizialmente l’idea del dipartimento dell’Ambiente era stata quella di lasciar morire l’animale, una megattiera di nove metri e mezzo, di cause naturali. Ma il cetaceo proprio ieri si è riposizionato su un banco di sabbia, e la scelta di porre fine alle sofferenze dell’animale è sembrata inevitabile.

Ed è stato proprio questo, ultimo, spostamento di un paio di metri a permettere l’eutanasia. ”Finora questa non era un’opzione possibile perché l’animale, anche se malato allo stadio terminale, era sufficientemente forte per presentare un grave rischio alla sicurezza del nostro personale e dei volontari”, ha riferito Sheperd.