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Il vento soffia (soprattutto) sull’Italia

6 settembre 2010 0 commenti

eolicoNel secondo trimestre del 2010 l’intensità media dei venti registrata in Italia è stata superiore alla media. Il dato è in controtendenza con il resto dell’Europa, dove è stata osservata nella maggior parte dei casi una diminuzione della velocità. In crescita invece il regime dei venti negli Stati Uniti.

I dati sono stati resi noti dal rapporto windTrends Bulletin, realizzato dalla AWS Truepower, società di consulenza americana specializzata in energie rinnovabili.

“Per una valutazione oggettiva dei rischi e dei probabili profitti, soprattutto nella congiuntura attuale, è cruciale che la progettazione e la valutazione delle performance degli impianti eolici considerino un’accurata raccolta di dati storici”, ha spiegato Bruce Bailey, presidente della AWS Truepower.

Oltre all’Italia, anche Austria, Ungheria, Portogallo e parte della Russia hanno fatto registrare aumenti della velocità dei venti nel periodo considerato, mentre la diminuzione più forte è stata osservata nelle Isole Britanniche, in Islanda e in Scandinavia. Secondo la AWS Truepower, il fenomeno è dovuto a una zona di alta pressione che ad aprile ha interessato buona parte dell’Europa centro-orientale. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le zone con venti più forti della media sono state soprattutto quelle del West, e in particolare gli Stati sulla costa pacifica. In questo caso la causa è un indebolimento del fenomeno del Niño.