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La Germania prolunga di 12 anni la vita delle sue centrali nucleari

6 settembre 2010 0 commenti

Il Cancelliere Angela Merkel

Il Cancelliere Angela Merkel


Via libera al nuovo piano energetico della Germania che prevede l’allungamento di 12 anni dell’esercizio delle centrali nucleari. ha affermato Angela Merkel, soddisfatta per l’approvazione giunta al termine di una maratona notturna di 12 ore, nel corso della quale il governo nero-giallo ha fissato i punti per lo sviluppo energetico futuro del Paese. «Siamo di fronte ad una rivoluzione nelle forniture di energia», ha spiegato il cancelliere, poichè il nuovo piano della Germania è «il più efficiente ed il più rispettoso dell’Ambiente sul piano mondiale». Grazie al compromesso raggiunto, <la Germania ha adesso un programma che permetterà di raggiungere presto l'era delle energie rinnovabili». Anche il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen (Cdu) ha parlato oggi del «programma di politica energetica più ambizioso che sia mai stato realizzato, non solo in Germania».

I punti cardine riguardano il miglioramento delle reti di trasporto dell’energia elettrica, una migliore protezione del clima, risparmi nei consumi energetici ed un allungamento dei tempi di esercizio delle 17 centrali nucleari attualmente in funzione. In media gli impianti continueranno a funzionare per altri 12 anni rispetto alla data ultima di uscita dal nucleare, fissata dal governo rosso-verde di Gerhard Schroeder per il 2025. Adesso le centrali di più antica costruzione potranno continuare a funzionare per altri 8 anni, mentre quelle più recenti continueranno a produrre energia per altri 14 anni, arrivando quindi fino al 2039. In compenso le aziende produttrici dovranno versare allo Stato una tassa sul nucleare dal 2011 al 2016, che ammonterà a 2,3 miliardi di euro all’anno. Il ministro dell’Economia, Rainer Bruederle (Fdp), ha dichiarato che il piano energetico del governo non ha bisogno dell’approvazione del Bundesrat, la Camera Alta dei Laender, dove l’esecutivo federale non dispone della maggioranza dei 69 seggi, in quanto la decisione sul nucleare è di stretta competenza dello Stato federale. Briederle si è anche detto sicuro che il «Bundesverfassungsgericht», la Corte Costituzionale di Karlsruhe, respingerà eventuali ricorsi presentati dall’opposizione e dalle organizzazioni ecologiste, poichè prima di elaborare il piano gli esperti governativi si sono assicurati che esso «poggia su un terreno solido».