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Rischio catastrofi, monito dell’Onu: “Ci vogliono più fondi”

7 settembre 2010 0 commenti

Alluvioni di Leh, India“I governi hanno fatto progressi nella creazione di Istituzioni e nella legislazione ma c’è ancora da fare sul fronte dei bilanci dei settori di sviluppo da destinare alla riduzione del rischio di catastrofi”. Così Margareta Wahlstrom, assistente del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per la riduzione del rischio da calamità naturali. Ospite oggi in Italia, Wahlstrom ha visitato quello che da anni è un centro internazionale d’eccellenza per lo studio e la ricerca sui fenomeni sismici, l’ingegneria sismica e la sismologia, la Fondazione Eucentre di Pavia. Secondo Wahlstrom “le misure per ridurre i rischi non rappresentano una priorità anche perché non pagano politicamente nell’immediato, nonostante rappresentino una forma di risparmio delle risorse rispetto all’intervento post disastro”.

Essenziali, per la rappresentante Onu, il rispetto del piano decennale per la Prevenzione dei Disastri Ambientali Hyogo Framework for Action: 2005 – 2015 e “il supporto, l’analisi tecnica e la ricerca scientifica di istituzioni come Eucentre, che invitiamo ad impegnarsi attivamente anche per la prossima piattaforma globale su questi temi”.

E proprio Eucentre e Pavia rappresenta il cuore di un modello a scala mondiale per la riduzione del rischio sismico nell’ambito della fondazione Gem (Global Earthquake Model). “I futuri sviluppi includono l’istituzione proprio a Pavia di una Organizzazione Inter-Governativa che abbracci l’intero ambito delle catastrofi naturali”, ha rivelato il presidente Eucentre Gian Michele Calvi. “Si chiamerà GRMO (Global Risk Management Organization) e avrà lo scopo di creare modelli globali sia di intervento che di prevenzione per tutti i tipi di catastrofi naturali (alluvioni, frane, terremoti)”, ha spiegato Calvi.