Home » Redazione Ecquo » Agricoltura, Apertura, Legambiente, Salute »

Legambiente e Mdc: nel 2009 contraffazioni di alimenti per 145 milioni di euro

17 settembre 2010 0 commenti

mozzarella bluMozzarelle blu e milioni di uova scadute: sono solo i casi più recenti di contraffazioni e sofisticazioni alimentari, un fenomeno che nel 2009 ha portato al sequestro di 41 milioni di chili di merce per un valore di 145 milioni di euro. Un giro d’affari sempre più nelle mani della criminalità organizzata e che mina il patrimonio agroalimentare made in Italy e che tuttavia emerge con sempre maggiore evidenza, grazie al rigido sistema di controlli, ben 700mila l’anno scorso, ma anche in base alle segnalazioni dei cittadini. È la fotografia scattata da ‘Italia a tavola’, il VII Rapporto sulla sicurezza alimentare presentato oggi a Roma dal segretario nazionale di Legambiente Francesco Ferrante e dal presidente di Movimento Difesa del cittadino (Mdc) Antonio Longo.
All’incontro erano presenti anche numerosi rappresentanti delle istituzioni, dal direttore generale del ministero della Salute, Silvio Borrello al generale Cosimo Piccinno dei Nas, al direttore generale dell’Agenzia delle Dogane Giuseppe Peleggi al direttore generale dell’Icqrf (i Carabinieri delle Politiche agricole) Emilio Gatto e al controammiraglio delle Capitanerie di Porto Tiberio Piattelli.
Dal dossier si evince che sono soprattutto i prodotti di qualità ad essere presi di mira. Dall’olio spacciato per extra vergine al vino con etichette Doc false, a tanti prodotti irregolari, tuttavia in termini di sicurezza alimentare i casi sono assai limitati.

E a rassicurare sotto questo profilo è stato il direttore generale del ministero della Salute, Silvio Borrello, intervenuto all’incontro che in merito ai prodotti per la prima infanzia ha dichiarato che “la presenza di pesticidi è risultata al 100% negativa e nei fitofarmaci in progressiva diminuzione sotto lo 0,7% contro il 3,5% della media europea”.

 A sottolineare la lunga mano della criminalità organizzata su questi reati sono stati i responsabili delle due associazioni. “Il Rapporto Italia a tavola 2010 conferma anzitutto che il business dell’agroalimentare è sempre più appetibile per la criminalità organizzata e l’industria della contraffazione, a causa del valore crescente in termini economici del Made in Italy – ha affermato Antonio Longo, presidente Movimento Difesa del Cittadino – per fortuna il Rapporto ci conferma anche positivamente che il sistema dei controlli funziona e lavora bene, nonostante il taglio di fondi e di uomini e nonostante l’incredibile cancellazione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, di cui chiediamo con forza la creazione”.
“I dati sulla difesa della sicurezza alimentare – ha commentato Francesco Ferrante della segreteria nazionale di Legambiente – dimostrano come questa battaglia per la legalità sia necessaria per tutelare la salute dei cittadini, ma anche per proteggere dalla lunga mano dei truffatori e della criminalità organizzata un comparto importante come l’agroalimentare”.