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Germania: centomila in piazza contro il nucleare

18 settembre 2010 0 commenti

 

20540678Almeno centomila persone sono scese in piazza oggi a Berlino contro la politica nucleare del governo di centrodestra tedesco guidato dalla cancelliera Angela Merkel che ha varato un piano energetico che prolunga mediamente di 12 anni la vita delle centrali atomiche in attività in Germania. 

 L’intero quartiere governativo di Berlino e’ stato circondato da una festosa folla di giovani e anziani con bandiere e striscioni gialli rossi e verdi. Molti anche i bambini a questa manifestazione che non ha precedenti negli ultimi anni ed e’ stata organizzata congiuntamente dalle opposizioni Spd, Verdi e Sinistra insieme con molte organizzazioni di base. Il corteo si e’ snodato per il centro di Berlino, proprio a cavallo della zona dove una volta correva il famigerato muro che per quasi 40 anni ha diviso la capitale tedesca.   Il comizio finale si e’ svolto davanti all’imponente stazione centrale della capitale e non davanti al Bundestag in quanto un tribunale in mattinata ha deciso che il previsto afflusso di almeno 60 mila persone avrebbe danneggiato in maniera grave il praticello che occupa il grande spazio aperto tra l’ex Reichstag e la nuova cancelleria, ed ha rifiutato di concedere l’autorizzazione a farvi costruire il palco per i discorsi finali.

 

 Il corteo, aperto da cinque grossi trattori, era pavesato di grandi bandiere gialle con il sole rosso che ride, un simbolo del grande movimento nucleare tedesco che durante gli anni del governo rosso-verde guidato dall’ex cancelliere Gerhard Schroeder (Spd), ha ottenuto la chiusura delle attuali 17 centrali nucleari tedesche per il 2020, mentre l’attuale coalizione di centro-destra (Cdu-Csu e Fdp) ha contrattato con i gestori degli impianti
nucleari un accordo, in gran parte ancora riservato, per prolungare di 12 anni almeno la produzione di energia elettrica attraverso il nucleare.   L’opposizione accusa il governo della cancelliera Merkel di lavorare a attizzare il conflitto sociale, che si protratto per gli ultimi decenni del secolo scorso e si era placato solo dopo la decisione Spd-verde di uscire dal nucleare. Secondo il presidente della Spd, Sigmar Gabriel, ”questo ha portato a creare 300 mila nuovi posti
di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e senza un prolungamento dell’attivita’ nucleare e’ possibile ottenere altrettanti posti di lavoro anche nei prossimi anni”. Cdu e Fdp hanno accusato i partiti dell’opposizione di ipocrisia per non avere chiarito alla popolazione tutte le conseguenze dell’uscita dal nucleare.

FERRANTE (PD): ITALIANI ATTENTI AGLI ILLUSIONISTI DELL’ATOMO

”Le migliaia di persone che hanno sfilato oggi per le strade di Berlino per dire basta all’energia nucleare sono un segnale chiaro per i cittadini italiani e sopratutto per il Governo Berlusconi”, dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del Pd.  ”I tedeschi hanno paura dell’energia atomica e rivendicano il ruolo fondamentale delle rinnovabili nelle politiche energetiche della Germania – , aggiunge Ferrante -. Non si comprende perche’ mai l’Italia dovrebbe imbarcarsi nella pericolosa avventura del nucleare quando il Paese piu’ ricco d’Europa ha gia’ deciso che chiudera’ le proprie centrali, non sapendo ancora pero’ che fine faranno le scorie nucleari accumulate” ”Il prolungamento del funzionamento delle centrali atomiche in Germania – prosegue il senatore del Pd – e’ certamente un compromesso che la Cancelliera Merkel ha raggiunto con l’industria energetica tedesca, che deve fare i conti pero’ con un’opinione pubblica che secondo i sondaggi e’ per piu’ di meta’ contraria alla scelta di tenere in vita il nucleare. Spd, Verdi e Linke sono uniti contro la decisione della Cancelliera, e si fanno portavoce non solo delle paure dei cittadini tedeschi ma anche della consapevolezza che il paese leader nello sviluppo delle rinnovabili e’ gia’ pronto per produrre elettricita’ in maniera completamente pulita”. ”Manifestazioni come quella di oggi – conclude Ferrante – devono essere un monito per i cittadini italiani, che non devono farsi ingannare da Berlusconi, Tremonti e dagli altri illusionisti del nucleare che vogliono rifilare al nostro paese una costosa e pericolosa fregatura”.

BONELLI (VERDI): NUCLEARE PERICOLOSO RETAGGIO DEL PASSATO

 «Le migliaia di cittadini che sono scesi in piazza in Germania contro il nucleare dimostrano come l’opinione pubblica europea abbia le idee chiare sul nucleare: si tratta di un retaggio del passato che serve solo ad arricchire le lobbies energetiche ma che è estremamente pericoloso per l’ambiente e la salute»osservail presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.  «In Italia, invece, continua la disinformazione sulle grandi emergenze ambientale e sul nucleare l’unica voce ammessa dal sistema informativo è quella del governo Berlusconi che continua a prendere in giro gli italiani. Già dalle prossime settimane noi Verdi lanceremo una mobilitazione straordinaria per la democrazia nell’informazione, affinchè questioni come quella del nucleare non siano trattate in assoluta assenza di contraddittorio -prosegue il leader ecologista- L’unica voce che trova spazio è quella del governo Berlusconi che sul nucleare continua a raccontare tante ‘favolè, tra cui quella degli investimenti privati».  «Tutto il mondo sa, come dimostrano gli studi di Moody’s e Citigroop, che le centrali, che costeranno intorno ai 6 miliardi ognuna, verranno costruite con i soldi dei cittadini italiani, le cui bollette aumenteranno del 15%: in Germania è stato calcolato che la decisione della Merkel di prolungare la vita delle centrali tedesche costerà circa 58 miliardi di incentivi pubblici -conclude Bonelli- L’unico effetto della politica nucleare del governo Berlusconi sull’atomo è stato quello di bloccare gli investimenti sulle energie rinnovabili e sull’efficienza, su cui tutti gli altri paesi europei stanno investendo con forza».