Home » Redazione Ecquo » Apertura, Inquinamento, Mobilità, Salute »

Istat, Torino è la città ‘più irrespirabile’ d’Italia. E la seconda in Europa

20 settembre 2010 0 commenti

smogL’aria nel Belpaese e’ sempre piu’ irrespirabile. Nel 2008, nella classifica delle prime 30 città europee con il livello più basso di qualità dell’aria, ben 17 sono italiane. Al primo posto c’e’ la città bulgara di Plovdiv, seguita da Torino, Brescia, Milano e Sofia. Ai primi cinque posti per la qualità dell’aria svettano invece Tallinn in Estonia, e Stoccolma, Lund e Malmo in Svezia.

E’ quanto emerge dai dati raccolti dall’Istat per l’Agenzia europea per l’ambiente, pubblicati dal sito di Epicentro dell’Istituto superiore di sanita’ in occasione della Settimana europea della mobilita’. Dal rapporto, in cui sono stati presi in considerazione i dati delle analisi della qualita’ dell’aria tra il 2004 e 2008 (in particolare tre indicatori: Pm10, ozono e biossido di azoto), emerge il primato negativo di Plovdiv nel 2008, seguita da Torino, che e’ stata prima di questa non onorevole classifica nel 2004 e 2005.

Il capoluogo piemontese è anche la città europea con la situazione peggiore per la presenza nell’aria di ozono troposferico (dannoso per gli esseri umani, in particolare per le vie respiratorie, e anche per piante e animali), avendo superato in 77 giorni il valore obiettivo per la protezione della salute umana. Napoli figura invece in testa alla graduatoria europea per il valore pi— elevato di concentrazione annua di biossido di azoto, considerato tra i responsabili delle piogge acide, che aumentano l’acidit… dei terreni e contribuiscono al degrado dei monumenti. Fra le capitali dei 23 stati dell’Unione europea prese in considerazione, Roma si colloca al 181/o posto tra le 221 citta’ esaminate.

CHIAMPARINO: NON C’E’ NULLA DI NUOVO

Dispiaciuto, certo, ma ”non poi cosi’ preoccupato”, d’altronde, non c’e’ nulla di nuovo in questi dati”. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, alla notizia che la sua citta’ e’ la seconda piu’ inquinata d’Europa, dopo la bulgara Plovdiv, non sembra cosi’ sorpreso, ne’ angosciato.   ”Purtroppo non c’e’ nulla di nuovo in questi dati – ha commentato a caldo – d’altronde tutti sanno che nella Pianura Padana si concentrano un alto numero di inquinanti sia a causa delle condizioni geomorfologiche, sia per l’alta concentrazione di industrie e di centri abitati. E’ chiaro che bisogna contrastare questa situazione – ha aggiunto il sindaco di Torino – noi stiamo aspettando che il governo metta a disposizione le risorse per trasformare in atti concreti gli accordi presi in questo campo, dopo le iniziative prese a Milano. Noi intanto, nel nostro piccolo, stiamo facendo la nostra parte, abbiamo comprato autobus nuovi ecologici e allargato la Ztl”.   Chiamparino si dice comunque un po’ scettico circa gli ennesimi dati raccolti dall’Istat sull’ambiente. ”Non si conoscono bene i parametri usati, ne i modi e i tempi con i quali vengono fatti i rilevamenti. Comunque –
conclude Chiamparino – l’Arpa ci dice che le giornate di sforamento stanno diminuendo e questo per me e’ un fatto importante”.