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La Commissione europea lancia il progetto CCS. Obiettivo: ridurre emissioni Co2

21 settembre 2010 0 commenti

co2_emissions_mainCon lo svolgimento del primo forum consultivo presieduto congiuntamente dalla Commissione europea e dalla European Technology Platform ZEP (Zero Emission Fossil Fuel Power Plants) è stato lanciato lo strumento comunitario destinato a sostenere le attività per la dimostrazione su larga scala delle tecnologie di CCS (Carbon Capture and Storage, cioè le tecnologie per la cattura della CO2 emessa da attività umane e il suo sequestro definitivo in depositi geologici sotterranei).
Prende forma concreta, pertanto, il CCS Project Network, quale prima rete al mondo di progetti di dimostrazione in questo settore per favorire la condivisione delle conoscenze e migliorare la comprensione pubblica del ruolo delle tecnologie CCS nella riduzione delle emissioni di CO2.
“La CCS – ha dichiarato il Commissario all’Energia, Guenther Oettinger – è una delle tecnologie chiave che abbiamo bisogno di sviluppare per garantire riduzioni significative delle emissioni di anidride carbonica prodotte dal settore energetico nei prossimi decenni”.

La possibilità di lavorare insieme – ha proseguito Oettinger – e di diffondere le conoscenze acquisite presso scienziati, industria e pubblico “sarà essenziale per accelerare l’introduzione di tecnologie energetiche pulite in Europa e nel mondo”. In particolare, lo scopo è quello di creare una comunità di lavoro integrata ed impegnata nell’obiettivo comune di portare alla maturità commerciale entro il 2020 le tecnologie CCS.
L’accordo firmato dai membri del Network sulla condivisione delle conoscenze riguarda tutti i progetti CCS sostenuti dal Programma Energetico Europeo per la Ripresa, che consente di finanziare attività, oltre che nel settore della cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, anche in quelli delle infrastrutture per il gas e per l’energia elettrica e dell’energia eolica in mare.