Con il conferimento del ruolo di stazione globale del programma ‘Global  atmospherewatch’ (Gaw),dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) di Ginevra arriva un riconoscimento ufficiale all’Osservatorio italiano Everest-Pyramid, del comitato ‘Ev-K2-Cnr’, situato a oltre 5 mila metri su un crinale dell’Everest presso il ‘Laboratorio Piramide’, in Nepal. Il comitato diventa cosi’ la prima stazione italiana ad ottenere al di fuori del territorio nazionale questo importante riconoscimento e sara’ il 33mo punto focale di monitoraggio della composizione dell’atmosfera terrestre. “È un prestigio per la comunita’ scientifica italiana e per il Consiglio nazionale delle ricerche, che anche da quell’altura fornisce informazioni preziose e uniche sulla composizione dell’atmosfera”, osserva Giuseppe Cavarretta, direttore del dipartimento Terra e ambiente del Cnr.

Nato nell’ambito del progetto Share (Stations at high altitude for research on the environment), la rete di stazioni di monitoraggio climatico e ambientale promossa e gestita da Ev-K2-Cnr, Everest Pyramid e’ attivo sia nell’ambito di progetti strategici per il monitoraggio della composizione dell’atmosfera, sia per lo studio degli effetti dei cambiamenti climatici nell’Asia meridionale. “L’Osservatorio sulle pendici dell’Everest- sottolinea Agostino da Polenza, presidente del Comitato- ha ora ufficialmente assunto uno status di rilievo internazionale e assumera’ un sempre maggiore valore scientifico considerando anche la sua collocazione al confine tra le due regioni piu’ densamente popolate del pianeta”. Il riconoscimento internazionale ricevuto dal Cnr e dall’Ev-K2-Cnr e’ frutto, si legge nella nota, della collaborazione con il Cnrs (Centre national de la Recherche Scientifique) francese, del Nast (Nepal academy of science and technology) e dell’universita’ di Urbino (istituto di Chimica), a conferma dell’eccellenza italiana svolta nel campo della ricerca applicata alla protezione dell’ambiente.