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Il volo dell’aquila della Lazio, la Forestale indaga

23 settembre 2010 0 commenti

aquilaAncora polemiche sul volo dell’aquila, simbolo biancoceleste, allo stadio Olimpico prima delle partite della Lazio. Appena appresa la notizia il Corpo Forestale dello Stato ha iniziato le verifiche sulla regolarità dell’iniziativa. Le verifiche sulla regolare importazione dell’esemplare di aquila dalla testa bianca, tipica dei grandi laghi dell’America del nord, ai sensi della Convenzione di Washington che regola il commercio internazionale di animali protetti minacciati di estinzione, sono scattate verso le 14 di ieri, con acquisizioni di documentazione e verifica dell’esemplare detenuto a Formello.

Intanto il Nucleo Investigativo contro i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) del Corpo forestale dello Stato, verificava l’esistenza del rilascio delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti in materia di benessere animale e, in particolare, il rispetto del regolamento del Comune sulla tutela degli animali, approvato dal Consiglio Comunale il 24 ottobre 2005 che vieta “su tutto il territorio comunale qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche”.

Il regolamento prevede un’ eccezione al divieto, per casi specifici, previo parere dell’Ufficio competente per la tutela degli animali, debitamente autorizzate. Le verifiche si sono protratte fino al tardo pomeriggio a Formello dove era detenuto l’animale, anche avvalendosi del supporto di un medico veterinario per valutare la posizione sanitaria dell’animale.


Nel tardo pomeriggio arrivava la lettera del Comune di Roma – Dipartimento «Tutela Ambientale e del Verde» che autorizzava l’utilizzo dell’animale alla presenza costante di un veterinario. Il Corpo forestale dello Stato ha comunque voluto verificare, sul campo, che tutto si svolgesse con regolarità. Gli accertamenti continueranno nei prossimi giorni per verificare che tutti gli aspetti connessi al rispetto del regolamento comunale e soprattutto, anche avvalendosi di esperti riconosciuti, per verificare eventuali incompatibilità dell’esibizione dell’animale con le sue caratteristiche etologiche.