Obama annuncia un nuovo approccio allo sviluppo
“Una nuova politica Usa per lo sviluppo globale”, basata su un “nuovo approccio” e un “nuovo modo di pensare”. L’ha annunciata ieri il presidente Usa, Barack Obama, parlando al vertice Onu sugli obiettivi del Millennio. La conferenza si e’ svolta a New York dove oggi si apre la 65esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. Obama ha invitato a mettere da parte il “vecchio mito” che l’aiuto allo sviluppo sia “mera beneficenza che non serve ai nostri interessi”: perche’, ha osservato il presidente Usa, anche se c’e’ chi nei Paesi piu’ ricchi, toccati dalla crisi, si puo’ chiedere che senso abbia ora un vertice su questi temi, ma, ha detto Obama, “in una economia globale il progresso dei Paesi piu’ poveri aumenta la prosperita’ e sicurezza di tutti”. Obama, che ha varato una ‘direttiva’ in materia, ha affermato che gli Stati Uniti faranno la loro parte, sulla base del fatto che gli aiuti allo sviluppo “sono un imperativo non solo morale ma strategico ed economico” ma ha anche sottolineato che per raggiungere gli obiettivi, sara’ necessario essere “piu’ selettivi e focalizzare gli sforzi” dove ci sono i “partner migliori” e dove ci puo’ essere “l’impatto maggiore”.
Il nuovo approccio si basa su quattro pilastri: in primo luogo una modifica della definizione di aiuto allo sviluppo che deve allargarsi dal solo aiuto economico all’utilizzo di tutti gli strumenti, dalla diplomazia al commercio agli investimenti; in secondo luogo l’obiettivo finale dovra’ essere non solo ‘fare qualcosa’ contro la poverta’ ma offrire “una via d’uscita dalla poverta'”; il terzo pilastro e’ quello di puntare a una crescita economica ampia che porti all’apertura dei mercati e alla partnership con Paesi che condividono valori come la lotta alla corruzione, la difesa dei diritti umani, la democrazia e la pace; ultimo pilastro, infine, una maggiore responsabilita’ reciproca.
Obama ha detto che il suo governo chiederà responsabilità sia a se stesso che ai paesi a cui fornisce aiuto. Ma, ha aggiunto, gli Stati Uniti rimarranno un leader mondiale nel fornire assistenza. “Manterremo le nostre promesse e onoreremo i nostri impegni”, ha spiegato Obama. I paesi più ricchi hanno promesso oltre 40 miliardi di dollari in favore dello sviluppo delle nazioni più povere, ma le difficoltà economiche globali, in particolare negli Stati Uniti, fanno pensare che gran parte di quel denaro arriverà con difficoltà. “Sospetto che i paesi più ricchi potrebbero chiedersi – con le nostre economie in difficoltà, con così tanta gente che non lavora, e così tante famiglie che tirano avanti a malapena, perchè fare un summit sullo svilluppo?”, ha detto Obama. “La risposta è semplice. Nella nostra economia globale, il progresso anche dei paesi più poveri può far avanzare la prosperità e la sicurezza di persone molto lontane dai suoi confini, inclusi i miei concittadini americani”.