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Rifiuti, a Napoli si cerca di recuperare la normalità

25 settembre 2010 0 commenti

Napoli - L'emergenza rifiuti non accenna a placarsiA Napoli nella notte e in mattinata sono state raccolte 1.500 tonnellate di rifiuti di cui 1.300 di immondizia ordinaria e circa 250 tonnellate di straordinario ossia di cumuli accumulati nei giorni scorsi. In strada restano circa 450 tonnellate ancora non raccolte che, assicurano dallo staff dell’assessore all’Igiene urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, saranno smaltite nelle prossime ore.

Si prevede che nelle prossime 48 ore la situazione tornerà a regime, smaltendo sia l’arretrato che i rifiuti accumulati in strada quotidianamente. Oltre alla raccolta che partirà in serata e che durerà tutta la notte, il Comune ha organizzato un’uscita straordinaria di mezzi di piccola portata che potranno aiutare a liberare quelle strade ancora sporche. I quartieri più interessati dalla non raccolta dell’immondizia sono: Avvocata-Montecalvario, Stella-San Carlo Arena, Mercato-Pendino e alcune zone circoscritte dei quartieri Chiaia e Vomero. Dall’assessorato assicurano che la raccolta e lo sversamento in discarica stanno procedendo senza particolari problemi soprattutto grazie alla polizia che con i propri mezzi sta scortando tutti i compattatori. “La situazione tornerà a breve alla normalità – assicura lo staff dell’assessore – ma c’è da sottolineare che quello dei rifiuti è un sistema molto debole che rischia di saltare da un momento all’altro se non saranno adottati provvedimenti strutturali”.

Nella discarica di Terzigno (Napoli) sono stati circa 190 gli autocompattatori che hanno sversato rifiuti dall’alba fino alle 12.45, orario di chiusura giornaliero del sito. Il isultato è stato dopo e ordinanze emesse dal prefetto di Napoli, Andrea De Martino, secondo le quali i sindaci di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase erano tenuti a permettere il passaggio sui propri territori dei camion diretti nel sito di conferimento, ai sensi dell’articolo 2 del Testo unico legge di pubblica sicurezza.

IL SINDACO DI BOSCOREALE INIZIA LO SCIOPERO DELLA FAME

Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, ha iniziato lo sciopero della fame contro la paventata apertura di una seconda discarica all’interno del Parco nazionale del Vesuvio. La protesta, già annunciata nei giorni scorsi, rappresenta il preludio di una serie di iniziative programmate per i prossimi giorni tra cui la partecipazione, domani, alla manifestazione di Legambiente ‘Puliamo il mondo’, una riunione della comunità del Parco del Vesuvio e la proclamazione, per il prossimo giovedì 30, di lutto cittadino con la chiusura di scuole, uffici pubblici e blocco delle attività commerciali. Il prossimo venerdì 1 ottobre, infine, è stato convocato un consiglio intercomunale presso la discarica ex Sari al quale prenderanno parte i sindaci di Terzigno, Treccase, Boscotrecase, Pompei e Torre Annunziata. I sindaci del Vesuviano, di comune accordo con i cittadini del comprensorio, intendono contrastare con iniziative congiunte la possibilità dell’apertura di una seconda discarica evitando, inoltre, che la discarica ex Sari in località Pozzelle di Terzigno continui a ricevere rifiuti.

REALACCI (PD) PROBLEMI ANCORA APERTI
“Il re è nudo. Spenti i riflettori della propaganda, è evidente che la questione dei rifiuti in Campania è tutt`altro che risolta”. A dirlo è afferma Ermete Realacci, responsabile Green economy del Pd, commentando la critica situazione dei rifiuti in questi giorni a Napoli. “Si continua ad inseguire affannosamente – osserva l’esponente dmeocratico – la ricerca di siti per realizzare le discariche, rinnovando improbabili ipotesi come quella di un sito all`interno del parco del Vesuvio. Fatica a decollare la raccolta differenziata con percentuali ancora troppo basse e lontane da standard accettabili. E` traballante e insufficiente l`impianto del termovalorizzatore di Acerra. Sono quasi assenti gli impianti di compostaggio e questa mancanza penalizza fortemente i Comuni virtuosi che effettuano la raccolta differenziata”.

“Eppure è da questi – sostiene Realacci – che si deve ripartire, da esperienze come quella di Pollica e del Sindaco Angelo Vassallo. Un Comune dove la raccolta differenziata ha superato il 70%, un amministratore che ha dimostrato che una Campania diversa è possibile. E` per questo che domani la capitale di Puliamo il mondo di Legambiente sarà proprio Pollica, in onore di Vassallo e per non dimenticare l`azione da lui avviata”.