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Anche Roma dirà “no” ai sacchetti di plastica non biodegradabili

26 settembre 2010 0 commenti

sacchettiRoma si schiera con le centinaia di piccoli comuni che hanno gia’ detto no ai sacchetti di plastica per la spesa, milioni di buste non biodegradabili che continuano a inquinare fiumi e mari e, nella migliore delle ipotesi, a riempire le discariche. Il sindaco Gianni Alemanno ha annunciato l’arrivo di un’ordinanza cittadina per fare scattare improrogabilmente il divieto che rischia di slittare anche per il prossimo anno. La legge nazionale stabiliva infatti che a partire da quest’anno si potessero usare in Italia solo sacchetti biodegradabili, quelli che gia’ molte catene della grande distribuzione hanno gia’ adottato. Ma una proroga al divieto ha permesso l’utilizzo dei sacchetti anche quest’anno e contro l’ipotesi di un nuovo rinvio la capitale sarebbe pronta a emanare una norma ad hoc.  

 “Su sollecitazione di Legambiente siamo intenzionati, nel 2011, a fare un’ordinanza cittadina per vietare in tutto il territorio i sacchetti di plastica”, ha annunciato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in diretta tv, durante lo speciale di Rai 3 sull’iniziativa di Legambiente “Puliamo il mondo” dal Parco dei Ruderi di Casa Calda nella capitale. Il sindaco ha spiegato che si tratta “di una legge nazionale che però viene di anno in anno rinviata. Il Comune di Roma ha deciso di bloccare il rinvio e quindi entro il 2011 si dovranno utilizzare solo sacchetti di materiali riciclabile”. In questo modo si evita lo scempio dei sacchetti di plastica, uno dei grandi effetti inquinanti della città”.
Secondo i dati diffusi quest’estate da Legambiente sono stati circa 150 i Comuni che nel 2009 hanno dichiarato di aver emesso un’ordinanza per vietare la commercializzazione e la distribuzione di sacchetti monouso non biodegradabili. A questi si aggiungono altri 250 Comuni che hanno affermato di voler fare altrettanto. A Torino la vendita dei sacchetti di e’ bandita dal luglio scorso, quando il consiglio comunale ha
approvato all’unanimità una delibera della giunta. Ai commercianti è concesso di esaurire le scorte delle buste per la spesa non biodegradabili fino all’esaurimento delle scorte acquistate in precedenza. “Da quando
la delibera Š stata approvata – rivela Roberto Tricarico, assessore comunale all’Ambiente – è stata evitata la circolazione di due milioni e mezzo di sacchetti inquinanti”

Ermete Realacci responsabile green economy del Pd, che durante il governo Prodi era presidente della commissione Ambiente della Camera espinse perche’ la legge anti sacchetti di plastica non biodegradabile venisse approvata ricorda che la scelta del bio-sacchetto ha vantaggi sotto diversi profili: ”Quello ambientale ma anche quello per dare una spinta all’innovazione per la chimica di origine vegetale, settore nel quale l’Italia e’ messa bene”. Come dire, due piccioni con un fava. Il solo peccato è che si debba attendere il 2011.