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Studio Usa: il solare fotovoltaico costa come il nucleare

26 settembre 2010 0 commenti

Areva_EPRNel 2010  il kiloWattora da nucleare costera’ come il kWh da solare fotovoltaico: 0,16 dollari, tenendo conto i valori netti ed esclusi i sussidi.

E’ questa la clamorosa conclusione alla quale e’ giunto in uno studio (“Sun and nuclear costs, the historic crossover”) realizzato per conto del gruppo di pressione ambientalista Nc Warn dal professor  John Blakburn _ che insegna economia alla Duke University, in North Carolina _ e dal suo collaboratore d’istituto Sam Cunninngham.  

Lo studio potete trovarlo QUI. 

E QUI invece potete leggere un articolo del New York Times che ne parla.

 

Il professor Blackburn ha preso in esame  un impianto fotovoltaico di piccola taglia, da 3 kWp (di picco, ndr) con costi di installazione da 6mila dollari per kW, un tasso di interesse del 6%, un periodo di ammortizzamento di 25 anni, un 18% di fattore di capacita’ (il rapporto tra la produzione di energia elettrica effettiva fornita da un impianto di potenza durante un periodo di tempo e la fornitura teorica di energia che avrebbe potuto offrire se avesse operato alla piena potenza operativa massima, ndr) e un ‘derate factor’ (che tiene conto del fatto che la potenza nominale dei pannelli va in parte a perdersi per vari fattori nel tragitto dai pannelli alla rete, ndr) del 15% per le perdite di sistema. A questi valori, segnala NC Warn, “risulta un costo capitale da 35 cent di dollaro per kWh come costo dell’elettricita’ prodotta. Tenendo presente un 30% di crediti d’imposta federali e un 35% di crediti d’imposta statali (che abbassano il costo di 8.190 dollari dagli iniziali 18mila), gli autori calcolano un costo netto di produzione di 15,9 cent/kWh.

Per il nucleare, invece, basandosi sugli impianti in costruzione, lo studio calcola un costo, in North Carolina, di circa 12-20 centesimi di dollaro/kWh all’impianto, prima di ogni onere di trasmissione. Calcolando i costi di trasmissione e distribuzione si arriva a circa 22 cent/kWh. Pero’, affermano gli autori della ricerca sulla base di studi come ‘The economics of nuclear reactors: renaissance or relapse?’ dell’economista dell’Institute for energy and the environment della Vermont Law School Mark Cooper, benche’ i valori potrebbero essere ben piu’ alti per il kWh atomico, ritengono preferibile scegliere il piu’ basso 16 cent/kWh, valutato come valore di media portata, computato sempre al netto dei sussidi. E qui i valori del kWh solare fotovoltaico e nucleare della North Carolina si incrociano.

 In Italia  l'”Associazione italiana nucleare” ha contestato i dati di Cooper. Il calcolo, sostengono i nuclearisti, “non fornisce il costo di produzione industriale, ma il costo di produzione a valle delle incentivazioni concesse alla fonte fotovoltaica dal governo federale Usa e dal governo del North Carolina- scrive in una nota- ripetendo il calcolo con la medesima formula ma senza considerare le incentivazioni e con un fattore di carico pari al 10% (valore medio a consuntivo per gli impianti fotovoltaici in esercizio) si ricava in realta’ un costo di produzione pari a 63 centesimi/kWh, ovvero circa quadruplo rispetto a quello calcolato nel documento”. I costi dell’energia elettronucleare valutati dalle utility elettriche per i reattori attualmente in progetto o in costruzione “si collocano tra i 10 e i 15 centesimi/kWh”.