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L’Europa avverte: “L’Italia si adegui alle normative sulla prevenzione degli incidenti industriali”

30 settembre 2010 0 commenti

14099-metalmec2La Commissione chiede all’Italia di adeguarsi alla normativa sulla prevenzione degli incidenti industriali, la 96/82/Ce piu’ conosciuta come direttiva ‘Seveso II’, e il riferimento al disastro italiano del 1976 e’ chiaro. L’esecutivo comunitario chiede all’Italia di “applicare correttamente le disposizioni legislative dell’Ue sui grandi rischi industriali”. Nella fattispecie “le autorita’ della provincia di Trieste non hanno fornito al pubblico informazioni sufficienti in merito alle misure di sicurezza e al comportamento da tenere in caso di incidente”. L’Italia dispone ora di due mesi per rispondere al parere motivato nell’ambito del procedimento d’infrazione, in caso contrario la Commissione potra’ deferire il caso alla Corte europea di giustizia.
L’adeguata diffusione delle informazioni presso il pubblico e’ una prescrizione essenziale della direttiva- spiega il commissario europeo responsabile dell’ambiente, Janez Potocnik- in quanto puo’ sostenere un ruolo fondamentale per ridurre le conseguenze di eventuali incidenti industriali”.

La direttiva 96/82/Ce, piu’ conosciuta come direttiva ‘Seveso II’, mira a prevenire i gravi incidenti in cui sono presenti sostanze nocive e a limitare le conseguenze per i cittadini e l’ambiente. I requisiti si applicano agli impianti nei quali e’ immagazzinato un quantitativo di sostanze pericolose superiore alla soglia stabilita dalla direttiva. Qualora si superino le soglie fissate dalla direttiva, quest’ultima obbliga gli Stati membri a comunicare regolarmente e proattivamente alla popolazione suscettibile di essere colpita da incidenti industriali il comportamento da tenere qualora si verifichi un incidente. Considerato che le informazioni fornite al pubblico nella provincia di Trieste per quanto attiene agli impianti a rischio di incidenti industriali “sono insufficienti per adeguarsi alla direttiva”, la Commissione ha trasmesso all’Italia un parere motivato. La direttiva e il suo predecessore, ‘Seveso I’ (direttiva 82/501/Cee), sono state elaborate in seguito al grave incidente avvenuto nel 1976 nell’impianto chimico Icmesa di Seveso.