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Clima, l’Onu ammonisce la Cina: “Poca flessibilità nei negoziati”

4 ottobre 2010 0 commenti

China Climate TalksUn nuovo round di colloqui sui cambiamenti climatici si e’ aperto oggi nella citta’ portuale di Tianjin, nel nord della Cina. Si tratta dell’ultimo appuntamento fissato dalle Nazioni Unite prima del vertice di fine anno a Cancun, in Messico. I tremila delegati venuti da tutto il mondo discuteranno degli impegni per ridurre l’emissione di gas inquinanti e contenere l’ inquinamento ambientale dopo il parziale insuccesso del vertice dell’anno scorso di Copenhagen.
Presentando la scorsa settimana la riunione di Tianjin uno dei responsabili cinesi per i negoziati sul clima, Xie Zhenhua, ha ammonito che non bisogna attendersi risultati straordinari. ‘’Dobbiamo – ha detto – cercare di ridurre le divergenze quanto piu’ possibile e cercare di fare dei progressi in modo da contribuire al successo del vertice di Cancun’’. La conferenza di Tianjin, la prima di questo genere a svolgersi in Cina, si concludera’ il 9 ottobre.

Intanto il capo della struttura Onu sui cambiamenti climatici, Christiana Figures, sostiene che “La Cina dovrebbe avere maggior flessibilità nei negoziati globali sul contenimento delle emissioni di gas-serra.  E’ assolutamente indispensabile che la Cina mostri una leadership, accompagnata dagli altri Paesi, che sia flessibile per essere in grado di raggiungere i compromessi necessari prima di Cancun”.

Nella città messicana, il prossimo 29 novembre, partirà il nuovo vertice Onu sul clima. La sei giorni nella città portuale di Tianjin fa parte degli sforzi Onu per garantire che il trattato che entrerà in vigore dopo il 2012 sui limiti al riscaldamento climatico abbia effetti nello scongiurare catastrofi.