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Commissione Via dà parere favorevole ai rigassificatori di Trieste

9 ottobre 2010 0 commenti

Dopo il rigassificatore Gas Natural di Zaule (Trieste), per cui l’approvazione e’ giunta nel luglio 2009, la commissione Via ha dato parre favorevole anche il gasdotto di Snam Rete Gas tra Zaule e Villesse e il secondo terminal a mare di E.On. Le preoccupazioni degli ambientalisti sono state ignorate o ritenute esagerate. E ora quantomeno toccherà scegliere.

“La scelta su quale rigassificatore realizzare in provincia di Trieste la dovrà fare la comunità locale” ha detto a Trieste il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia. «È evidente che in questa fase – ha spiegato Menia – noi abbiamo una valutazione di compatibilità che arriva dagli uffici tecnici, che deve poi fare i conti con quella che è la possibilità reale di insediare o meno più rigassificatori in uno stesso golfo con quello che dicono le amministrazioni. In qualche modo le amministrazioni pubbliche si sono espresse per la compatibilità di un rigassificatore, ma non sta a me dirlo. Io devo solo parlare della compatibilità tecnica che è quella che la Via rilascia. È giusto che siano poi le popolazioni e le istituzioni che rappresentano a verificare quanto sia effettivamente compatibile tutto ciò». «Si discute tanto di federalismo, di sussidiarietà – ha continuato il sottosegretario – e di scelte che vengano dal basso e che siano in qualche modo espresse dal territorio. Mi pare evidente che da una parte c’è una valutazione tecnica, dall’altra noi come Ministero dell’Ambiente dobbiamo assicurare le condizioni di salubrità, di rispetto dell’ambiente, ecc. Poi le comunità locali – ha ribadito l’esponente del Governo – scelgono quello che si può fare e quello che non si può fare».

“Il Comune di Trieste ha un unico interesse: di realizzare il rigassificatore nella zona di Zaule, perche’ abbiamo un’area inquinata”. Questa la posizione ribadita dal sindaco Roberto Dipiazza, dopo che la Commissione del Ministero dell’Ambiente ha espresso tra ieri e oggi Valutazione di impatto ambientale (Via) favorevole ai progetti legati alla realizzazione di due rigassificatori in provincia di Trieste. Nell’area di Zaule, “ci sono migliaia di metri cubi di morchia – ha sottolineato il primo cittadino, a margine della presentazione dei progetti comuni tra il Ministero e il Municipio di Trieste – lasciata dagli inglesi e dagli olandesi con la Esso e con un’altra compagnia petrolifera a mare. Ci sono 50 anni di interrogazioni parlamentari… A me interessava bonificare quell’area. Il Comune di Trieste e’ per l’impianto a terra”.

rigassificatoreMA GLI AMBIENTALISTI ERANO E RESTANO SONO CONTRARI

WWF, Legambiente, Italia Nostra, Comitato SOS Muggia, Comitato salvaguardia Golfo di Trieste e Greenaction Transnational hanno presentao già nel 2009 due esposti alla procura di Trieste. Nell’ultimo esposto gli ambientalisti prendono di mira in particolare le “integrazioni volontarie” di Gas Natural, che risalgono in realtà all’aprile 2008 ma sono state messe a disposizione del pubblico – via internet – solo nel novembre 2009 e non risulta siano mai state fornite ai Comuni interessati. Il principale di questi studi riguarda la dispersione delle acque di scarico dell’impianto nella baia di Muggia. “Già due diversi studi, sullo stesso argomento _ dicono gli ambientalisti _ erano stati prodotti da Gas Natural rispettivamente nel marzo e nel dicembre del 2006. Le conclusioni di questi erano però contraddittorie, inoltre il secondo aveva palesato delle gravi irregolarità: utilizzo di dati non rappresentativi della situazione della baia, mancanza dell’indicazione dell’autore, conclusioni sostanzialmente diverse tra la versione spagnola e la traduzione italiana, ecc. Irregolarità già segnalate alla magistratura nel primo esposto degli ambientalisti”. Il nuovo studio del 2008, presentato nell’evidente intento di superare le criticità manifestate dai due precedenti, non riesce nell’intento, anzi. “Si sarebbe infatti dovuto simulare con modello matematico _ proseguono i firmatari dell’esposto _ le conseguenze dello scarico di acqua fredda nella baia di Muggia, protratto per lunghi periodi di tempo – alcuni mesi –, invece le simulazioni considerano un arco di sole 18 ore, del tutto inadeguato. Inoltre vengono assunti, come base dei calcoli, profili di temperatura che riportano il valore minimo di 9°C, quando i dati dell’OGS dimostrano che nel mese più freddo (febbraio) la temperatura può scendere anche a 7°C. Gas Natural non ha, quindi, assunto per le proprie stime le condizioni più sfavorevoli, come è logico fare negli studi di questo tipo. Ancora, le simulazioni “omettono” di indicare il valore dell’abbassamento di temperatura (meno 5°C) delle acque allo scarico, previsto dal progetto. Ne risultano ovviamente falsate tutte le conclusioni”.

“È sconcertante – hanno commentato gli ambientalisti – che uno studio del genere, frutto di evidenti e grossolane manipolazioni, sia stato preso per buono dalla Commissione VIA del Ministero dell’ambiente, la quale nel giugno scorso ha partorito un incredibile parere favorevole sul progetto del rigassificatore di Zaule, prendendo per oro colato i contenuti di quanto fornito da Gas Natural.” L’esposto raccoglie anche la documentazione relativa alle pressioni che, secondo gli ambientalisti, sono state esercitate sulla Soprintendenza ai beni architettonici e al paesaggio del Friuli Venezia Giulia, allo scopo di “convincerla” a cambiare parere sul rigassificatore. La Soprintendenza, infatti, tra il 2005 ed il 2008 aveva ribadito quattro volte, su richiesta del Ministero per i beni e le attività culturali, un giudizio negativo sul progetto di Gas Natural, in considerazione del suo impatto negativo sul paesaggio costiero (l’unico aspetto che la Soprintendenza è competente a valutare). L’ultimo parere negativo risale all’agosto scorso, ma subito dopo la Direzione generale del Ministero chiedeva – con un’evidente anomalia procedurale – a Gas Natural un “progetto di inserimento paesaggistico” e, dopo la consegna di quest’ultimo, in novembre convocava a Roma il Soprintendente del Friuli Venezia Giulia. Il 4 dicembre quest’ultimo esprimeva un nuovo parere, stavolta favorevole, evidenziando la “richiesta della Direzione generale tesa a voler ottenere un parere positivo sul proposto rigassificatore a Zaule”.