Home » Redazione Ecquo » Apertura, energia »

Greenpeace: nel 2030 l’energia eolica potrà coprire il 22% della domanda

12 ottobre 2010 0 commenti

energia-eolicaL’energia del vento potra’ coprire il 12% della domanda globale di energia elettrica al 2020 e fino al 22% entro il 2030″. Lo rileva il ‘Global wind energy outlook 2010′ (Gweo 2010), rapporto di Greenpeace international e Global wind energy council e pubblicato oggi. Lo studio conferma che l’energia eolica “giochera’ un ruolo chiave nel soddisfare il crescente bisogno di energia a livello globale, contribuendo insieme a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni”. Il rapporto sottolinea che i 1.000 GigaWatt di nuova potenza previsti al 2020 “comporteranno un risparmio di oltre 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno”, e tale riduzione “rappresentera’ il 50-75% degli obiettivi di riduzione assegnati ai paesi industrializzati nell’ambito della discussione post-Kyoto”.


Il Gweo 2010 rileva quindi che “entro il 2030 saranno 34 i miliardi di tonnellate di CO2 risparmiati grazie ai 2.300 GW di nuovi impianti installati”.
Steve Sawyer, segretario generale del Global wind energy council non ha dubbi sul fatto che “l’energia eolica contribuira’ in maniera determinante alla produzione di energia pulita, ma- evidenzia- c’e’ bisogno di un impegno concreto da parte dei Governi”. La tecnologia eolica, aggiunge Sawyer, “fornira’ ai paesi uno strumento fondamentale per affrontare le sfide del domani e realizzare la rivoluzione energetica di cui il nostro pianeta ha urgente bisogno”.

Il ‘Global wind energy outlook 2010′ sottolinea quindi che oltre ai benefici ambientali l’energia eolica “e’ oramai divenuta un fattore determinante per la crescita economica grazie alla creazione di 600 mila nuovi posti di lavoro”, e “si calcola che entro il 2030 saranno 3 milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte professionalmente nell’eolico”. Domenico Belli, responsabile della campagna Energia e clima di Greenpeace Italia, spiega meglio: “Nel corso del 2010 i 600 mila lavoratori dell’industria eolica hanno costruito una nuova turbina eolica ogni trenta minuti”, ma “entro il 2030 il mercato sara’ tre volte piu’ grande di quello odierno arrivando a 202 miliardi di euro di investimento”. Tradotto, aggiunge Belli, “il nostro obiettivo e’ una nuova turbina ogni sette minuti”.

L’energia eolica, sottolineano Greenpeace international e Global wind energy council, e’ “gia’ oggi la principale fonte di produzione di energia in molti Stati ed e’ presente in 75 stati”. Il fatto a loro giudizio “interessante” e’ che “la gran parte della crescita dell’eolico si sta registrando nei paesi non industrializzati”. Di questo passo, concludono, “entro il 2030 ci si aspetta cha almeno la meta’ delle nuove installazioni sia realizzata nei Paesi in via di sviluppo”.