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L’Europa: si a una semplice proroga del protocollo di Kyoto

15 ottobre 2010 0 commenti

UeCerchiamo di ottenere almeno un minimo risultato. Con questo obiettivo in mente i ministri dell’ambiente dell’Ue  sono pronti a prendere in considerazione una semplice proroga del protocollo di Kyoto che scade nel 2012. La (minima) condizione posta e’ che, nella prospettiva di un accordo mondiale le grandi economie “si impegnino a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra”.  Quanto, al loro buon cuore.  Questo il senso dele conclusioni raggiunte, ieri sera a Lussemburgo, dal consiglio dei ministri dell’ambiente dell’Ue, in vista della conferenza delle parti alla Convenzione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si aprira’ a Cancun a fine novembre. 

In questa logica la lettera inviata dal presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, al presidente permanente dell’Unione europea, Herman Van Rompuy, e ai 27 governi dell’Ue, in cui sostiene la tesi di una ”posizione realistica” dell’Unione ai negoziati di Cancun.   Barroso ritiene che difficilmente si possa raggiungere un accordo internazionale a Cancun, e quindi sostiene la soluzione “ponte” di una proroga del protocollo. ”Dobbiamo essere coscienti del fatto che non ci sono le condizioni di un accordo internazionale legalmente vincolante per Cancun – scrive Barroso – e dobbiamo concentrarci su cio’ che e’ realistico ottenere”. 
 Le conclusioni sono state sottoscritte dal Consiglio Ue al termine di un dibattito estremamente intenso in quanto un gruppo di paesi – tra questi Francia e Polonia – erano
favorevoli ad una maggiore apertura e ad una proroga meno condizionata del protocollo di kyoto. Altre invece – tra cui l’Italia – sostenevano la tesi che anche le altre grandi
economie mondiali devono fare uno sforzo vincolante per garantire le stesse condizioni di competitivita’ a livello mondiale.