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Terzigno, ancora scontri: gli abitanti si oppongono ad apertura seconda discarica. Prestigiacomo: “Napoli va aiutata”

20 ottobre 2010 0 commenti

TERZIGNOAncora una notte di tensioni e tafferugli a Terzigno, nel Napoletano, dove gli abitanti della zona si oppongono all’apertura di una seconda discarica all’interno del Parco nazionale del Vesuvio. Nonostante una fitta sassaiola tra manifestanti e polizia, non si registrano feriti. Sono 41, fino alle 8 di questa mattina, gli autocompattatori che sono riusciti a sversare rifiuti all’interno dell’ex cava Sari.

All’alba, nei pressi della rotonda Passanti, è stato incendiato un autobus dell’Eav di Castellammare di Stabia al quale, nella serata di ieri, erano stati forati gli pneumatici. Quando sono arrivati i vigili del fuoco per domare le fiamme, insieme alla polizia, si è verificato il fitto lancio di pietre che non ha provocato danni alle persone. Intanto, per tutta la notte è preseguito il presidio di manifestanti sia in via Panoramica che in via Zabatta.

Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo chiede ‘’solidarieta’’’ ai presidenti di provincia del Pdl in Campania perche’ ‘’Napoli non puo’ essere abbandonata’’ e ammette: ‘’Mi sento in difficolta’: da due anni cerco di avere i fondi per le compensazioni. Inutilmente, e in queste ore servirebbero per stemperare il clima’’.

Intervistata dal Mattino sulla nuova emergenza rifiuti a Napoli, sul caso di Terzigno, Prestigiacomo spiega di essersi ‘’fatta l’idea che non ci sono nobili ragioni dietro questi attacchi: sono malumori incivili che non c’entrano con il territorio’’. ‘’Se non si mette mano ai due termovalorizzatori – sottolinea inoltre il ministro – si ripiomba nell’emergenza. Le discariche in questa fase di transizione sono una soluzione non felicissima ma necessaria. Ma con l’impegno di bonificare poi le aree interessate. Resta il fatto che la Regione ha il dovere di accelerare l’iter per costruire i due impianti’’. Prestigiacomo invita quindi nuovamente le altre province campane a ‘’non abbandonare Napoli’’ e si rivolge all’esecutivo: ‘’Credo che sia doveroso che il governo faccia la sua parte: dobbiamo onorare le compensazioni che ora potrebbero stemperare il clima’’.