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Terzigno, notte di scontri. Manganelli: sverseremo, anche con la forza

21 ottobre 2010 0 commenti

EMERGENZA RIFIUTI SCONTRI A TERZIGNOIl governo sceglie la forza per aprire la seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio. E’ stata una enensima notte di scontri a Terzigno. La tensione è salita subito dopo la notizia arrivata in serata della decisione di aprire una seconda discarica a Cava Vitiello, nella cittadina vesuviana. Almeno tre cariche di polizia, carabinieri e guardia di finanza, in momenti diversi della nottata. La prima intorno alle 23.30 quando i dimostranti hanno iniziato una fitta sassaiola contro le forze dell’ordine.

Intorno all’una, un’altra carica, dopo che i dimostranti avevano fatto esplodere petardi e fuochi artificiali. È stato questo il momento più critico della notte. Almeno in duecento tra polizia, carabinieri e finanzieri hanno caricato i dimostranti, che si sono sparpagliati fuggendo in varie direzioni. Contemporaneamente si sono mossi almeno 40 blindati delle tre armi seminando il panico tra quella parte della folla più violenta che stava protestando contro l’apertura del secondo sito. Un paio di ragazzi sono rimasti contusi, altri due, un ragazzo e una ragazza, sono stati fermati e poi rilasciati.

Tre quarti d’ora più tardi la terza carica, più leggera
. In tutte e tre occasioni le forze dell’ordine hanno lanciato decine di lacrimogeni. Intorno alle due sono state date alle fiamme, in punti diversi di Terzigno, due auto, una in via Panoramica e l’altra in via Zabatta. Una delle due auto era una Fiat Punto in dotazione alla questura che aveva inviato dei rinforzi per fronteggiare la situazione a Terzigno. Nella notte 31 autocompattatori hanno potuto sversare. Stamattina centinaia di persone stanno presidiando la zona nelle vicinanze della discarica Sari, ma per il momento non ci sono incidenti.

Un nuovo blocco stradale e’ stato attuato attorno alle 8 del mattino dai manifestanti in via Panoramica, nei pressi della discarica di Terzigno. Gli incroci che portano alla rotonda Panoramica sono stati bloccati da un gruppo di persone con rami di alberi, cartelli stradali e sacchi di spazzatura.

MANGANELLI: A TERZIGNO SI SVERSERA’, ANCHE CON LA FORZA

«Siccome a Terzigno si deve sversare, faremo in modo che questo sia possibile anche se dovesse costare l’uso della forza». Lo ha detto il capo della polizia, Antonio Manganelli, rispondendo ai giornalisti a margine di un’audizione al Senato. Manganelli ha anche espresso rammarico per il fatto che «temi che altri soggetti sono chiamati a risolvere vedano il ruolo di supplenza delle forze dell’ordine. Accolgo anche il rammarico dei miei uomini che tutte le sere fanno battaglia e non sono certe nemici di chi manifesta».