Terzigno altra notte di scontri. Consiglio dei ministri straordinario
Un’altra notte di scontri, cariche, disordini. Resta alta la tensione a Terzigno, dove molte strade di accesso alla zona della discarica sono state ostruite. Nessun camion di rifiuti e’ riuscito a passare proprio a causa delle barricate alzate dai manifestanti, che si oppongono alla realizzazione del secondo sversatoio in Cava Vitiello, nel Parco nazionale del Vesuvio. Dopo gli scontri di giovedi’, forze dell’ordine e manifestanti si sono fronteggiati nuovamente nella notte. I Carabinieri e gli agenti di Polizia si sono posizionati in piu’ punti di via Panoramica, la strada di accesso alla discarica di rifiuti Sari. Gruppi di manifestanti si sono invece piazzati nella parte piu’ a sud della zona al centro degli incidenti e hanno fatto esplodere alcuni grossi petardi. Una persona tra i manifestanti e’ stata sottoposta a fermo di polizia per detenzione di materiale esplodente. Diverse le accuse: adunata sediziosa, detenzione di materiale esplodente, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso dei disordini, da un gruppo dei manifestanti sono stati lanciati sassi, petardi e, secondo quanto riferisce la polizia, anche molotov. Le forze dell’ordine hanno reagito con il lancio di lacrimogeni e numerose cariche.
La rotonda al confine con Boscoreale, questa mattina, è nuovamente presidiata da residenti e forze dell’ordine. Numerose le camionette della polizia di Stato e dei carabinieri giunte sul posto per garantire l’ordine sin dalle prime luci dell’alba. Detriti e macerie sono sparsi sul manto stradale, mentre i blocchi che impedivano ieri il passaggio dei camion del servizio di nettezza urbana sono stati rimossi.
Questa mattina, poco prima delle 9, venti autocompattatori, scortati dalla polizia e dai carabinieri, hanno potuto avere accesso alla discarica di Sari. Ma il ricordo di quanto accaduto questa notte è ancora troppo fresco nella mente dei cittadini di Terzigno, che anche oggi hanno continuato a dissentire con la decisione del Governo di aprire una nuova discarica nel paese. Un residente locale ha mostrato ai giornalisti il giardino di casa pieno di decine di bossoli dei gas fumogeni e lacrimogeni sparati ieri dalle forze dell’ordine durante le oltre cinque ore di ‘battaglia’ urbana. Al momento la situazione resta di calma apparente: tutte le persone accorse alla rotonda di via Panoramica, sono già circa 200, attendono con interesse l’esito del vertice di governo convocato per oggi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.