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Slow Fish a Torino: “Salvaguardiamo i pescatori. Quelli che rispettano le specie”

29 ottobre 2010 0 commenti

pescatoriC’e’ una specie in piu’ che stiamo cancellando e di cui i consumatori si dimenticano ormai l’esistenza, il pescatore. E’ l’allarme lanciato da Slow Fish, la manifestazione internazionale dedicata al mondo ittico e ai suoi problemi che tornera’ a Genova dal 27 al 30 maggio 2011 presso la Fiera Internazionale per iniziativa della Regione Liguria e di Slow Food.

‘’Dobbiamo essere i primi alleati dei pescatori – ha detto oggi il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese presentando Slow Fish al Salone del Gusto di Torino – anche per discutere con loro di alcune abitudini che si dovrebbero cambiare per salvaguardare alcune specie’’.

Dopo l’edizione 2009 sviluppata sul tema ‘’c’era un mare di pesci’’ Slow Fish vuole puntare dunque l’attenzione sugli uomini (con convegni, incontri, laboratori e degustazioni) in particolare sulla piccola pesca costiera e su come oggi si stia rendendo necessario fare i conti tra i diritti economici dei pescatori e i diritti delle risorse ad essere preservate. La rassegna, giunta alla quinta edizione, ricordera’ la pesca artigianale e parlera’ di come e’ cambiata, di come si e’ modernizzata senza per questo perdere fascino.

‘’Saranno invitati tutti i soggetti e saranno coinvolte le istituzioni, le scuole e i media – ha spiegato Valter Bordo, presidente di Slow Food Liguria – perche’ l’obiettivo di Slow Fish e’ fare comunita’’’. Ci sara’ naturalmente il mercato in cui trasmettere conoscenze e indicazioni applicabili per la spesa di tutti i giorni, non mancheranno i laboratori dell’acqua e del gusto le cucine del mare le cucine di strada e la paninoteca.

Sempre al Salone del Gusto è stato aggiornato l’elenco dei 251 locali italiani che hanno aderito all’Alleanza dei cuochi che raduna gli chef che privilegiano i prodotti dei Presidi Slow Food e che danno sostegno a progetti internazionali. Per la prima volta nella rassegna i cuochi partecipano attivamente al Salone con l’Osteria dell’alleanza allestita nel primo padiglione del centro fieristico. E dal ricavato delle cene serviti verranno destinati fondi per i produttori dei Presidi cileni colpiti dal terremoto del febbraio scorso, la gallina dalle uova azzurre e il pesce dell’isola di Robinson Crusoe. L’anno scorso, gli chef avevano invece contribuito alla nascita di un nuovo presidio italiano, l’antico orzo delle valli bellunesi (in Veneto).