Grandi affari per l’industria nucleare francese, pienamente supportata dal governo transalpino. L’Edf _ l’azienda elettrica francese _ ha siglato un accordo preliminare con l’utility olandese Delta per la costruzione di una seconda centrale nucleare nel paese. L’impianto dovrebbe sorgere nel Sud-Ovest del paese olandese, a Borssele. Il contratto, spiega l’agenzia, prevede che Edf investa almeno 2 miliardi di euro nell’impianto, che gode del favore del governo olandese, o accollarsi metà dei costi di costruzione. Il controllo della centrale dovrebbe rimanere all’utility olandese, che non esclude la partecipazione di altre aziende al progetto.

Il gruppo francese Areva ha invece siglato un contratto da 3,5 miliardi di dollari con China Guangdong Nuclear Power Group (CGNPG) per la fornitura di circa 20.000 tonnellate metriche di uranio nell’arco dei prossimi dieci anni. Areva ha inoltre firmato oggi un contratto con l’ente cinese per il nucleare CNCC per la costruzione in Cina di una fabbrica per il trattamento del combustibile nucleare simile a quella francese di La Hague, per un ammontare non precisato. Lo ha annunciato la pdg del gruppo, Anne Lauvergeon, durante la visita a Parigi del presidente cinese, Hu Jintao. Al quale Parigi non ha fatto cenno alla questione dei diritti umani. Una scelta eticamente criticabile ma che, al solito, ha pagato economicamente.