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Umberto Veronesi è il presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare

5 novembre 2010 0 commenti

31637-UmbertoVeronesiTutto come previsto: il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla nomina dell’Agenzia per la Sicurezza nucleare. Presidente sara’ l’oncologo Umberto Veronesi. Gli altri componenti sono Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti, indicati dal ministro Paolo Romani, e Michele Corradino e Stefano Dambruoso, indicati dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.

Maurizio Cumo e’ professore ordinario di Impianti Nucleari presso la facolta’ di Ingegneria dell’universita’ di Roma La Sapienza. Ha ricoperto diversi incarichi presso importanti centri di ricerca, tra cui il comitato scientifico del Programma Finalizzato Energetica del Cnr e il comitato direttivo dell’Ises. Fa parte della commissione grandi rischi della presidenza del Consiglio dei ministri ed e’ socio dell’Accademia nazionale delle scienze. Nel biennio 2000-2002 e’ stato presidente della Sogin, Societa’ per la gestione degli impianti nucleari italiani. Ha al suo attivo oltre 220 pubblicazioni scientifiche.
Marco Enrico Ricotti, laureato in Ingegneria Nucleare, e’ professore ordinario presso il Dipartimento Energia, Divisione Energia Nucleare del Politecnico di Milano. Esperto in reattori nucleari di nuova generazione, sistemi e analisi di Sicurezza, termoidraulica, simulazione dinamica ai fini di sicurezza e controllo, attualmente e’ rappresentante d’Area presso il Senato Accademico. E’ stato, tra l’altro, vicedirettore del Dipartimento di Energia e membro del nucleo di Valutazione di Ateneo.

Michele Corradino, Consigliere di Stato, e’ attualmente capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e ha svolto il ruolo di capo di gabinetto e di consigliere giuridico in diversi ministeri. Docente di diritto amministrativo in diverse Universita’. Stefano Dambruoso, magistrato, gia’ sostituto procuratore della repubblica di Milano, e’ stato componete della direzione distrettuale antimafia di Milano, consulente dell’istituto internazionale dell’Onu per la ricerca sulla lotta al crimine organizzato e al terrorismo ed esperto giuridico presso la rappresentanza permanente italiana dell’Onu a Vienna. Attualmente e’ capo dell’ufficio per il coordinamento dell’attivita’ internazionale del ministero della Giustizia.  Le nomine sono state trasmesse alle Camere per i pareri di legge. ‘’Con questo provvedimento – commentano i ministri Prestigiacomo e Romani – prende il via la fase operativa dell’istituzione dell’agenzia per la sicurezza nucleare, organismo che rappresenta uno snodo fondamentale nell’ambito del complesso iter che portera’ l’Italia ad integrare con il nucleare la sua strategia energetica nazionale’’.

La scelta del nucleare “è una scelta pericolosa, sbagliata e priva di logica e la composizione della nuova Agenzia per la Sicurezza Nucleare non offre nessuna garanzia di controllo, tanto più che il presidente Umberto Veronesi ha rilasciato in questo periodo numerose dichiarazioni in cui fa il promotore del nucleare non tenendo in alcun conto, pur essendo un medico, dell’ampia letteratura medico scientifica che dimostra come il nucleare sia pericoloso, sia in caso di incidente sia nell’ordinario funzionamento, per non parlare del problema non risolto delle scorie radioattive”.  Ad affermarlo in una nota è il presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni, commentando la nomina del nuovo presidente dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare. “Non ci risulta che tra gli studi condotti dal professor Veronesi -sottolinea il presidente dell’associazione ambientalista- siano stati affrontati temi riguardanti i rischi legati al nucleare e alla sicurezza delle centrali, punti ancora nodali se si guardano i gravi dati sugli effetti sulla salute a disposizione della comunità scientifica. Per questo la sua nomina ci sembra più un’operazione di immagine che di garanzia”. Inoltre, aggiunge, «non capiamo come Veronesi possa accettare un così delicato incarico in mancanza di una politica trasparente anche in questo campo da parte del Governo in carica, visto che l’Esecutivo ha puntualmente disatteso i solenni impegni assunti due anni fa di fronte al Paese: entro il dicembre 2008 doveva essere predisposta, secondo il decreto 112/2008, una ‘Strategia energetica nazionalè, che doveva emergere dalla ‘conferenza nazionale dell’energia e dell’ambiente. Nulla è stato fatto o deciso rispetto alle scelte energetiche del Paese ma qualcuno, con l’avallo di Veronesi, sta cercando di mettere il carro davanti ai buoi».

Esultano invece i filonucleari. “Le nomine dell’Agenzia per la Sicurezza sul Nucleare, decise oggi dal Consiglio dei ministri, rappresentano un passo decisivo per lo sviluppo di questa opzione tecnologica e una garanzia di trasparenza e affidabilita’ per tutti’’. Questo il commento del Forum Nucleare Italiano, l’associazione guidata da Chicco Testa che raccoglie aziende della filiera dell’atomo, ma anche universita’. “L’Italia – ricorda il Forum – e’ l’unico Paese del G8 a non avere impianti nucleari attivi sul proprio territorio e anche per questo cittadini e imprese pagano una bolletta energetica piu’ elevata del 30% della media europea. Ad oggi nel mondo sono in funzione 441 reattori, destinati, secondo le stime di agenzie internazionali ad aumentare consistentemente nei prossimi 20 anni. In Francia sono 58, nel Regno Unito 19, in Germania 17, in Spagna 8, e in Svizzera, 5’’. Oltre al contributo in termini di taglio di Co2, il nucleare puo’ quindi ‘’garantire un beneficio economico, in termini di risparmio nei costi di produzione energetici, e un indotto per le imprese di 3 miliardi di euro per la realizzazione di ogni singola centrale. Vantaggi che possono costituire un volano per l’intera filiera, dando un fortissimo input alla ricerca e garantendo ricadute occupazionali nell’ordine di 4.000 posti lavoro per la realizzazione e l’esercizio di ogni centrale’’. ’Di trasparenza e certezza delle informazioni – commenta Testa – ha bisogno il dibattito pubblico sul futuro energetico del Paese per potersi sviluppare in maniera seria e matura. Un ruolo che il Forum Nucleare Italiano ha deciso di assumersi a partire dalla promozione e divulgazione della piu’ ampia e autorevole documentazione tecnico-scientifica sul nucleare per favorire il confronto aperto sui diversi aspetti connessi a questa opzione tecnologica. Auspico ora che le decisioni che devono consentire all’Agenzia di essere pienamente operativa siano assunte al piu’ presto’’. Sono soci del Forum: Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.on Italia, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei/Cisl, Gdf Suez, Sapienza Universita’ Di Roma, Politecnico di Milano, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem/Uil, Universita’ Di Palermo, Universita’ Di Genova, Universita’ Di Pisa, Westinghouse.

La nomina di Umberto Veronesi alla presidenza dell’Agenzia per la sicurezza nucleare ‘’e’ sbagliata’’. Questa la reazione del Codacons, che ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio. ‘’Da recenti dichiarazioni rese alla stampa – dice l’associazione dei consumatori facendo riferimento al Corriere della sera del 23 ottobre – si delinea chiaramente come la posizione del Prof. Veronesi sia sbilanciata a favore del nucleare. Nell’intervista in questione, tuttavia, il famoso oncologo ha omesso di indicare le possibili conseguenze collegate all’installazione di centrali nel nostro paese ne’ ha indicato, a sostegno della sua visione ottimistica, le garanzie per i cittadini’’. In sostanza, quindi, ‘’non ha spiegato in che modo si potra’ salvaguardare la sicurezza e la salute della popolazione e se il Governo Italiano sara’ in grado di far fronte al nuovo percorso verso il nucleare, attraverso un processo tecnologico innovativo in grado di ridurre l’inquinamento del territorio e il rischio di esposizione dei cittadini a radiazioni nucleari oltre che alla presenza di scorie’’. Secondo il Codacons, invece, ‘’il presidente di un ente importantissimo come l’Agenzia per la sicurezza nucleare, deve porsi al di sopra delle parti, e deve assumere una posizione di assoluta terzieta’’’.