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Commissione europea: via dai detersivi i dannosissimi fosfati

6 novembre 2010 0 commenti

detersiviLa Commissione europea ha proposto oggi, su iniziativa del commissario all’Industria, Antonio Tajani, un regolamento comunitario per mettere al bando i fosfati contenuti nei detersivi per indumenti e altri prodotti tessili, dannosi per l’ambiente e costosi da eliminare nelle stazioni di depurazione delle acque. Il regolamento – che consentirà divieti ancora più rigorosi come quelli già esistenti in Francia e in Svezia – sarà applicato in tutta l’Ue, generalizzando in tutti gli Stati membri, come misura minima, le limitazioni all’uso dei fosfati già presenti in alcuni paesi, fra cui l’Italia. In altre parole, in questi paesi, dove i produttori sono sottoposti ai divieti nazionali, non sarà più possibile commercializzare i detersivi degli altri Stati membri più ‘lassisti’.  La misura restrittiva riguarderà solo i detersivi per prodotti tessili destinati all’uso privato, e non i detergenti usati a livello industriale (ad esempio per le lavanderie) e quelli utilizzati dalle lavastoviglie, un’eccezione che ha provocato le critiche degli ambientalisti.

L’Ufficio europeo del Wwf, in particolare, ha espresso il suo “disappunto” per la decisione di Bruxelles di escludere dal divieto le lavanderie industriali e le lavastoviglie, sottolineando che i fosfati sono già al bando anche per queste applicazioni in diversi Stati Usa e anche in alcuni paesi dell’Ue, come la Svezia, visto che “esistono già sostanze alternative, altrettanto efficaci e meno inquinanti, come la zeolite”.  La Commissione europea, da parte sua, ha giustificato la sua decisione ricorrendo alle conclusioni della sua analisi costi-benefici sulla misura proposta. Secondo il gabinetto del commissario Tajani, “per i detersivi per il tessile di uso domestico esistono già sostanze alternative, disponibili sul mercato in tutta l’Ue, mentre per la altre applicazioni non è così; vietare l’uso dei fosfati anche per le lavanderie industriali e per le lavostaviglie avrebbe comportato costi esosi per i produttori”. 

Il Wwf, che si riserva di esaminare le cifre dell’analisi costi-benefici di Bruxelles, smentisce comunque che non vi siano alternative disponibili. Secondo Sergey Moroz, responsabile per la politica delle acque nell’Ufficio europeo dell’Organizzazione, “detersivi senza fosfati per le lavastoviglie e le lavanderie industriali sono già stati messi in commercio non solo dai piccoli produttori ‘ecocompatibili’ come Ecover, ma anche da un gigante come Henkel, sebbene per ora solo nella regione danubiana”, mentre la multinazionale Unilever “si è impegnata a commercializzarli entro il 2011”. La proposta della Commissione prevede comunque che il divieto sia rivisto, ed eventualmente generalizzato a tutti i detergenti, entro il 32 dicembre 2014.

Il nuovo regolamento non si limita a proibire i fosfati nei detersivi per il tessile, ma, considerando il fatto che anche i prodotti alternativi possono contenere fosforo, impone di limitare il contenuto totale di questa sostanza, a partire dal primo gennaio 2013, allo 0,5% del peso totale del prodotto, un limite identico a quello già esistente in Italia. I fosfati, e in genere l’inquinamento da fosforo, sono responsabili dell’eutrofizzazione delle acque, ovvero l’aumento abnorme delle alghe a causa della sovrabbondanza di nutrienti, a danno della ltre forme di vita acquatica. I detergenti sono la terza fonte, per importanza, del rilascio di fosfati nelle acque dei fiumi e dei mari, dopo i concimi agricoli e gli scarichi fognari.