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Napolitano nel Veneto alluvionato: “Inderogabili doveri di solidarietà. Chi ha competenze aiuti la regione”

11 novembre 2010 0 commenti

XXVII ASSEMBLEA ANCILa Costituzione prevede “inderogabili doveri di solidarietà”. Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando nella sede del Mattino di Padova. Il Capo dello Stato è in Veneto dove ha incontrato e incontrerà i sindaci dei comuni alluvionati. Stamani parteciperà anche a una cerimonia del Cuamm, medici con l’Africa, che, ha detto “è un esempio molto alto dei doveri inderogabili di solidarietà”.

Il Capo dello Stato, partecipando alla celebrazione per i 60 anni del Cuamm, ha inoltre dichiarato: “Mi sono impegnato – ha sottolineato  – a rappresentare la situazione e i problemi che i sindaci mi hanno esposto dando prova di avere fatto sforzi straordinari davanti all’emergenza. Io non posso sostituirmi a chi deve dare le risposte avendo competenze e responsabilità”.

VENETO, RIAPRONO STALLE E POLLAI

Nelle campagne del Veneto riprende il lavoro degli agricoltori e degli allevatori, che riaprono stalle e pollai dove si contano però 150mila animali in meno. A dare le stime è la Coldiretti, secondo la quale il maltempo dei giorni scorsi ha provocato, tra gli animali da cortile e da allevamento, una vera e propria ecatombe: oltre centomila tacchini, ventimila polli, cinquemila conigli e centinaia di maiali e mucche, per un totale di circa 150mila animali sono morti annegati a causa dell`alluvione e degli allagamenti che hanno colpito principalmente il triangolo di terra compreso nelle province di Padova, Vicenza e Verona.

Anche gli animali rimasti vivi sono stati costretti ad abbandonare le stalle allagate sottoponendosi ad uno stress straordinario, che sta provocando il crollo nella produzione di latte fino al 30% nelle mucche, tra le quali si stanno registrando anche casi di malattie da raffreddamento. Eppure la vita riprende: nel Padovano tornano a ripopolarsi le stalle evacuate dopo la rottura del Bacchiglione, del Frassine e del Tesina. Sono più di un migliaio i capi bovini che sono tornati a “casa” dopo oltre una settimana di difficoltà da parte degli allevatori, costretti a peregrinare più volte al giorno anche in più stalle in cui erano ospitati provvisoriamente gli animali. A Casalserugo, Ponte San Nicolò, Bovolenta, Cartura sono almeno una ventina le stalle ripulite a tempo di record dal fango dell`alluvione e ripopolate, anche grazie alla solidarietà degli altri agricoltori della Coldiretti che si sono offerti per un aiuto.

Si torna lentamente alla normalità anche negli allevamenti fra Veggiano, Mestrino, Saccolongo dopo l`alluvione ma ora – evidenzia la Coldiretti – resta grave il problema dell` alimentazione del bestiame con i foraggi che sono stati nella quasi totalità distrutti dall`acqua. Nella Bassa Padovana, fra Saletto, Ospedaletto, Vighizzolo, Carceri, Megliadino San Fidenzio e San Vitale, gli allevamenti di pollame maggiormente colpiti hanno perso tutti gli animali che sono morti affogati e devono quindi ripartire da zero: ripuliti i capannoni è in corso il recupero ed il ripristino di tutte le strutture.

In provincia di Vicenza in particolare a Arcugnano, Caldogno si torna a mungere in una quindicina di allevamenti gli stessi che avevano dovuto interrompere le consegne alle latterie di latte prodotto da più di 500 mucche. Le cantine del veronese – continua la Coldiretti – stanno ripristinando le attrezzature e i macchinari. Ancora da quantificare i danni alle scorte di concimi, mangimi, fieno e altri mezzi tecnici con il sistema dei Consorzi agrari del Veneto.