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Caccia: la Consulta boccia legge regionale ligure

15 novembre 2010 0 commenti

cacciaSolo i cacciatori residenti nei comuni dei parchi naturali liguri potranno esercitare la caccia nelle “aree contigue” alle aree protette regionali. In pratica potranno esercitare la caccia nelle fasce classificate (ai fini del prelievo venatorio) come area contigua solo quei cacciatori che risiedono nei comuni del parco e dell’area contigua stessa.

A stabilirlo è stata la sentenza della Corte Costituzionale n. 315 del 3 novembre 2010, depositata giovedi’ scorso. Una sentenza dalla quale, sottolineando gli ambientalisti, “esce con le ossa rotte la regione Liguria, che aveva dilatato l’accesso dei cacciatori nelle aree contigue ai parchi regionali a tutti coloro in regola con le tasse di iscrizione alle aree di caccia di loro interesse (Ambiti territoriali caccia)- sottolineano le sigle ambientaliste- estendendo in tal modo la presenza delle doppiette in queste aree ‘cuscinetto’ tra aree protette regionali e zone di caccia libera”. Dispongono di “aree contigue” i parchi naturali regionali liguri dell’Antola (5.832 ettari di area contigua), dell’Aveto (2.670 ettari di a.c.), del Montemarcello-Magra (1.206 ettari di a.c.) e di Portovenere (38 ettari di a.c.). In queste fasce di territorio, il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza 315/2010 (non ancora avvenuta), “potranno cacciare solo i cacciatori residenti nei parchi e nell’area contigua, come stabilisce la legge quadro statale sui parchi 394/91, che la Regione Liguria aveva violato nel 1994 dando via libera a tutte le doppiette”.

La sentenza trae origine da un ricorso dell’associazione Vas-Verdi ambiente e societa’- segnalano Wwf, Lipu, Enpa e Lega abolizione caccia- che aveva impugnato il piano del parco di Portovenere. Il Tar Liguria aveva trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale sollevando l’eccezione di costituzionalita’ delle legge venatoria ligure del 1994 che allargava un po’ troppo le maniche. E’ la terza volta che la Corte Costituzionale bacchetta la Regione Liguria in materia di caccia e parchi: l’anno scorso era stata bocciata la norma che ammetteva la caccia nel “paesaggio protetto” attiguo al Parco Alpi Liguri (“l’amministrazione Burlando rispose accorciando il parco per non scontentare i cacciatori”, dicono le sigle ambientaliste); nel 2000 la Consulta obbligo’ la Regione a vietare da subito la caccia nei parchi regionali, sino ad allora illegalmente permessa.