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Prestigiacomo, ottenuti 35 milioni all’anno per i parchi. Che però andranno “parzialmente messi a reddito”

17 novembre 2010 0 commenti

prestigiacomoPer ora si è trovata una pezza ai laceranti tagli ai fondi per iparchi. Ma in futuro bisognerà pensare di “metterli parzialmnente a reddito:  parola del ministro dell’Ambiente. Ha un che di inquietante e di poco chiaro la “messa a reddito” dei parchi nazionali. che già oggi producono positivi effetti sull’economia locale (basti pensare al parco nazionale d’Abruzzo) ma che qualcuno vorrebbe ulteriormente “valorizzare”, magari superando il sottile discrimine tra valorizzazione e abuso. Eppure è questa la prospettiva tracciata dalla Prestigiacomo.

“L’emendamento alla legge di stabilita’ “che individua 35 milioni di euro l’anno per tre anni, mette in sicurezza le strutture dei parchi e consente di lavorare in serenita’ per il futuro” ha detto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, nel corso dell’audizione in commissione Ambiente del Senato.   In tema di aree protette il ministro ribadisce che “resta urgente procedere a una riforma della legge sui parchi”.
In tal senso, aggiunge la  Prestigiacomo, “si puo’ immaginare una modalita’ di gestione diversa” che mettano le aree verdi “parzialmente a reddito“.  In ogni caso, afferma Prestigiacomo, ”resta urgente mettere mano alla legge sui parchi, anche perch‚ in futuro i fondi saranno sempre meno”. Secondo il ministro ”dovremmo inventarci qualcosa per metterli a reddito, altrimenti il problema lo avremo ogni anno dal momento che le risorse pubbliche scarseggiano”