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Rifiuti: a Terzigno verso una notte calda. Trovate tre bombe a mano

18 novembre 2010 0 commenti

Questa sarà una notte sarà “calda” sul fronte rifiuti e in particolare a Terzigno dove è possibile la ripresa dei conferimenti in cava Sari. A dirlo ai giornalisti il questore di Napoli, Santi Giuffrè, a margine della visita dei ministri dell’Interno Roberto Maroni e della Giustizia Angelino Alfano.  La tensione, infatti, potrebbe salire nuovamente nel territorio dopo l’intervento della Procura di Nola che ha indagato il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio per interruzione di pubblico servizio. Una decisione scaturita dalla firma dell’ordinanza, avvenuta lo scorso sabato 13, che di fatto impedisce lo sversamento dell’immondizia dei 18 comuni della zona rossa nello sversatoio all’interno del Parco nazionale del Vesuvio.

TERZIGNO2-280x186Tre bombe a mano sono state trovate in serata dalla polizia nei pressi della discarica di Cava Sari, a Terzigno.  I tre ordigni, di fabbricazione jugoslava, erano nascosti nella vegetazione in via Zabatta nei pressi del locale ”Il Rifugio”, dove nelle settimane scorse sono avvenuti scontri ed aggressioni alle forze dell’ ordine.  ”Le tre bombe a mano – ha detto il capo della Digos della questura di Napoli Filippo Bonfiglio – erano in grado di esplodere e sono state fatte brillare poco fa dagli artificieri”.  ”Non abbiamo dubbi – ha detto il capo della Digos – che le bombe siano da collegare ai gruppi violenti della contestazione anti-discarica”.  La polizia sta ora rafforzando la scorta agli automezzi che questa notte torneranno a sversa a Cava Sari.

 “Ci sarà una scorta rinforzata agli autocompattatori diretti in discarica dove, per altro, diversi sindaci del comprensorio chiedono da giorni di poter sversare”, ha concluso il
questore.