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Istat: nel 2008 Italia la differenziata al 30,6%. Ma al Nord era del 45,5%

19 novembre 2010 0 commenti

differenziataLa raccolta differenziata al Nord e’ superiore alla media nazionale, mentre nel Mezzogiorno e’ sotto la meta’. Emerge dall’Annuario statistico dell’Istat, che riporta dati del 2008: 32,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, cioe’ 542,7 chilogrammi per abitante, di cui il 30,6% di differenziata.

Al Nord questa media sale al 45,5%, al Centro si attesta al 22,9%, al Sud scende al 14,7%. Trentino e Veneto sono le regioni in cui supera il 50%. I materiali che vengono maggiormente differenziati dai cittadini sono la carta, il vetro, ma anche legno, metalli, tessili e ingombranti a recupero; ultima la plastica. La sporcizia nelle strade e’ avvertito come problema dal 30% delle famiglie, soprattutto nel Centro-Sud e nei grandi centri. La diffidenza _ ingiustificata per lo più _ nel bere acqua di rubinetto e’ elevata: il 32,8% delle famiglie non si fida, in Sicilia il 64,2%, in Calabria il 52% e in Sardegna il 49,8%.

E sono più che raddoppiate le multe per reati ambientali: per il 2009 si rileva un valore di oltre 3 milioni di euro di contravvenzioni comminate ai trasgressori di leggi ambientali, in aumento del 144,6 per cento rispetto al 2008, anno in cui il valore delle contravvenzioni è di circa 1,3 milioni di euro. Gli importi dei sequestri, che incidono nel 2009 soprattutto nel settore dell’inquinamento del suolo (con oltre 957 milioni di euro), registrano complessivamente un aumento del 335,3 per cento rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2009, su 4.628 controlli effettuati dai carabinieri in tutto il territorio nazionale, nel 51,0 per cento dei casi è stata riscontrata una situazione di non conformità alla normativa vigente; nel 2008, su circa 3,6 migliaia di controlli effettuati, la stessa percentuale risultava lievemente inferiore (45,1 per cento); il numero dei controlli è tuttavia in progressiva diminuzione negli ultimi anni (-50,6 per cento dal 2006). Nel 2009 si segnala inoltre il 4,7 per cento di arresti su 3.641 persone segnalate. Più in generale, riguardo alle questioni ambientali, i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie nella zona in cui abitano sono il traffico (42,6 per cento), la difficoltà di parcheggio (39,6 per cento), l’inquinamento dell’aria (38,0 per cento), il rumore (32,9 per cento), il non fidarsi a bere acqua dal rubinetto (32,8 per cento), la sporcizia nelle strade (30,0 per cento), la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (29,5 per cento) e il rischio di criminalità (27,1 per cento), mentre l’irregolarità nell’erogazione dell’acqua è considerata un problema dal 10,8 per cento delle famiglie. Rispetto al 2009, è in diminuzione la percentuale di famiglie che dichiarano la presenza di rumore e traffico nella zona in cui vivono. Diminuisce inoltre anche la quota di famiglie che dichiarano la presenza di altri problemi quali il rischio di criminalità, l’inquinamento atmosferico e gli odori sgradevoli.