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Vertice di Cancun: l’Europa punta a un fronte comune sulle foreste

22 novembre 2010 0 commenti

foreste_59Si’ dell’Europarlamento a una posizione comune sulle foreste che verra’ portato a Cancun, per rappresentare l’impegno dell’Ue in occasione della COP 16, il vertice sul cambiamento climatico che riunira’ le parti firmatarie della Convenzione sotto l’egida dell’Onu. L’Europarlamento riafferma che le foreste rappresentano una risorsa fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Gli alberi assorbono l’anidride carbonica prodotta dalle attivita’ umane. Vanno tutelate per questo motivo ma soprattutto perche’ la deforestazione provoca emissioni di CO2 pari al 20% del totale. Vale a dire piu’ dell’intero comparto trasporti e con un impatto inferiore soltanto al settore energetico.
Il documento licenziato dall’Europarlamento ricorda che se il comparto energetico europeo emette circa 4,1 miliardi di tonnellate di anidride carbonica ogni anno, la deforestazione, il taglio e il trasporto illegale di tronchi di albero, il rogo delle foreste pluviali in Brasile, Indonesia e altri paesi e’ responsabile della produzione di circa 6 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno.

Con questa certezza il Parlamento ha volto proseguire nel suo impegno sancito dalla risoluzione approvata lo scorso ottobre dalla commissione ambiente, sanita’ pubblica e sicurezza alimentare. E consolidato dall’appoggio dato al programma Redd delle Nazioni Unite, lanciato nel settembre 2008 per assistere i paesi in via di sviluppo e che ha gia’ realizzato progetti di tutela e sviluppo del patrimonio forestale in nove stati pilota in Africa, Asia e America Latina. Tra i paesi europei e’ la Norvegia uno dei maggiori finanziatori del programma, con uno stanziamento di 52,2 milioni di dollari per il 2008/2009 e 32,1 milioni per il 2010, e’ uno dei maggiori finanziatori del progetto.

Il programma tra l’altro e’ impegnato a dare vita a un accordo per l’inserimento dei suoi obiettivi nel protocollo post Kyoto, il trattato che verra’ siglato dopo il 2010. Dietro alla sua sigla complicata, Redd, ovvero Ridurre le Emissioni provocate dalla Deforestazione e dal Degrado delle foreste, si esprime un concetto semplice: bisogna creare uno stimolo finanziario per i paesi in via di sviluppo per disincentivare la deforestazione e ridurre, di conseguenza, la quantita’ di emissioni di CO2. Si tratta di un’iniziativa diversa dalle altre in quanto collega direttamente gli incentivi finanziari, al carbonio conservato nelle foreste. Calcolandolo e contabilizzandolo infatti, si dovrebbe riuscire a stabilire quanto un paese ha fatto per evitare la deforestazione e verrebbero concessi, in presenza di buoni risultati, sostegni finanziari. Proprio per questo i deputati sollecitano l’Unione europea a sostenere il programma, come azione chiave nella lotta contro la deforestazione.