Home » Redazione Ecquo » Clima, Inquinamento, Politiche »

La Cina ammette quello che tutti sanno: “Siamo al primo posto al mondo per emissioni”

23 novembre 2010 0 commenti

emissioniLa Cina ha riconosciuto ufficialmente per la prima volta di essere il primo paese al mondo per volumi di emissione di gas effetto serra. “Occupiamo ormai il primo posto al mondo per volumi di emissione” ha detto in una conferenza stampa Xie Zhenhua, capo negoziatore di Pechino sulle questioni del cambiamento climatico. Finora le autorità di Pechino non riconoscevano apertamente questo fatto stabilito dalla comunità scientifica e dalle agenzie internazionali come l’Aie. Pechino ha sempre insistito sul calcolo delle emissioni procapite, una classifica nella quale la Cina con il suo miliardo e 300 milioni di abitanti, si piazza nettamente dietro ai paesi industrializzati. Il tema resta delicato, come dimostra il fatto che la frase di Xie Zhenhua non compare nella trascrizione ufficiale della conferenza stampa. Xie ha confermato la posiziona di Pechino che tocca ai paesi sviluppati e agli Usa in particolare di giocare un “ruolo motore” nei negoziati sul riscaldamento globale che si aprono la settimana prossima a Cancun, respingendo l’idea che la Cina debba farsi carico di questa responsabilità.

“In ragione dei livelli storicamente elevati di emissioni e delle rilevanti quote pro capite dei paesi sviluppati, questi devono giocare un ruolo motore nelle azioni di attenuazione del riscaldamento climatico, ecco perchè contiamo su un ruolo motore dei paesi sviluppati” ha detto il capo negoziatore. “Speriamo che gli Stato uniti vogkiano giocare un ruolo propulsore e pilotare il processo negoziale nel suo insieme”. La Cina e gli Usa, che insieme emettono il 50% della Co2 mondiale, sono considerati i protagonisti del prossimo vertice sul clima di Cancun, anche se la Cina insiste sul suo status di paese in via di sviluppo. Oltre 190 paesi si riuniranno nella cittadina balneare messicana dal 29 novembre al 10 decembre per tentare di trovare un accordo sulla riduzione delle emissioni di gas serra, un anno dopo il fallimento del vertice di Copenaghen, che non è riuscito a individuare un peorcorso preciso per il dopo Kyoto, il trattato in scadenza nel 2012. Di fronte ai deboli progressi negoziali le ambizioni di Cancun sono state riviste al ribasso. Lo stesso segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha amessso che in Messico non ci sarà un accordo vincolante.