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Finanziaria: le associazioni contro lo ‘scippo’ del 5 per mille

24 novembre 2010 0 commenti

TREMONTI

Un appello a ‘’non toccare il 5 per mille’’ e’ stato inviato al Parlamento da 50 associazioni, ong, rappresentanti del terzo settore e del mondo cattolico. Tra i primi firmatari dell’appello figurano Emergency, Libera, Gruppo Abele, Greenpeace, Cini, Save the Children, Medici senza Frontiere, Wwf, Amnesty, Unicef, Mani Tese, Lega lotta contro i tumori. Le associazioni chiedono ‘’la rimozione del tetto al 5 per mille, previsto nella Legge di stabilità che verrà discussa nei prossimi giorni in Senato. Il tetto si ripercuoterebbe pesantemente sull’operatività delle organizzazioni del terzo settore, che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all’estero. Questa misura, inoltre, ignora la volontà di chi vuole utilizzare il 5 per mille come strumento di finanziamento di realtà e cause specifiche che non trovano adeguato sostegno da parte dello Stato’’.

L’appello, indirizzato in particolare ai presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, ricorda che ‘’non e’ la prima volta, purtroppo, che si interviene, con tetti massimi di impegno, per limitare l’operatività del 5 per mille, uno strumento che, come poche altre misure di natura fiscale, ha dimostrato di riscuotere un gradimento molto alto dei cittadini italiani sin dalla sua prima applicazione. Tagliare i fondi a disposizione del 5 per mille significherebbe quindi limitare drasticamente la libertà dei cittadini di decidere come destinare la propria quota dell’imposta sui redditi direttamente a sostegno degli operatori del terzo settore’’.

‘’Per queste ragioni – conclude l’appello – chiediamo al Parlamento Italiano di intervenire per eliminare, nel testo della legge per la stabilità di prossima discussione, il tetto di 100 milioni di euro da destinare al 5 per mille per l’anno 2011, ripristinando quanto meno l’importo dei fondi previsti nell’anno 2010’’.

 

L’APPELLO DI GREENPEACE : “Ti chiediamo una mano: per dare più forza alla nostra richiesta serve anche la tua firma. Se sei d’accordo con noi, sottoscrivi l’appello su www.iononcisto.org e aiutaci a diffondere la notizia”