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Rifiuti: le regioni si spaccano sull’aiuto alla Campania

24 novembre 2010 0 commenti

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Sembrava quasi avesse vinto la solidarietà. Di fronte alla richiesta di collaborazione per risolvere la questione rifiuti in Campania avanzata questa mattina dal governo, nella persona del ministro Raffaele Fitto, le Regioni stamani non hanno fatto mancare il loro disponibilità teorica.

Tutte tranne due: il Piemonte e il Veneto. Ma nel corso della giornata non sono mancati i distinguo e una serie di regioni, in particolare del Nord – dalla Lombardia alla Liguria, fino alle Marche – hanno fatto presente la propria indisponibilita’ o per motivi di principio ”ciascuno si prenda le proprie responsabilita”’, ha detto l’assessore della Liguria, Renata Briano, o per motivazioni squisitamente tecniche: ”non ci sono le condizioni per accogliere quantitativi in misura tale da contribuire a risolvere il problema”, ha detto l’assessore delle Marche, Sandro Donati.

E sulla questione rifiuti, in serata, e’ piovuta una nuova tegola: dal Quirinale sarebbero state fatte delle osservazioni e richieste di chiarimenti sul dl appena arrivato al Colle. Il ministro Fitto questa mattina, gia’ prima dell’incontro con le Regioni, intervistato da Radio 24, aveva detto che ”se le Regioni saranno solidali con la Campania, il problema dei rifiuti a Napoli sara’ risolto entro un mese”. Incontrando poi i governatori ha incassato sostanzialmente il loro si’ a due condizioni, che sono state esposte dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Vasco Errani: ”Deve esserci la dichiarazione dello stato di emergenza e inoltre il governo, in modo coerente e fermo, con un proprio atto, deve chiedere la collaborazione e l’impegno di tutti i livelli istituzionali con responsabilit… e coerenza: nessuno si chiami fuori. Siamo di fronte a una questione che chiede a tutti di non fare tatticismi politici – ha chiarito Errani – ma un gesto di responsabilità Sarebbe un bel segnale anche rispetto all’immagine del nostro Paese all’estero”. Fitto ha escluso una dichiarazione di stato di emergenza ”dal primo gennaio di quest’anno la questione rifiuti e’ nelle competenze delle autonomie locali, il governo ha affrontato e risolto diverse questioni con lo stato di emergenza che e’ terminato a fine 2009. Ora il governo non ha una sua responsabilita’ diretta” ma ha invece assicurato che nelle prossime ore ”il governo dovr… chiedere a tutto il sistema di condividere gli obiettivi di solidariet… per risolvere la questione rifiuti in Campania e condividere un percorso”. Ai giornalisti che gli sottolineavano che ci sono Regioni che alla richiesta di aiuto si sono ‘sfilate’, il ministro ha risposto: ”io non farei ragionamenti sulle singole Regioni, l’importante e’ affermare il principio: il governo chiede a tutti e tutti devono dare la disponibilita’. Poi, superato questo passaggio politico, avremo la possibilita’ di definire quali Regioni hanno la disponibilita’ ad accogliere rifiuti. E’ un dettaglio collegato al territorio, ma l’importante e’ individuare soluzioni che coinvolgano tutti al di la’ della quantita’ che, in qualche caso, puo’ essere anche simbolica”.

Il governatore del Lazio, Renata Polverini, si è detta disponibile e così anche il presidente del Molise Michele Iorio che ha fatto notare che si tratterebbe comunque di quantitativi esigui, pari a 600 tonnellate al giorno per 3 mesi al massimo e cosi’ ha fatto anche il presidente della Puglia, Nichi Vendola, che tuttavia ha chiesto che il governo rispetti i protocolli siglati con la propria Regione nel 2008. La Sardegna, che oggi si e’ detta indisponibile ad accogliere rifiuti campani, perche’ non ha le condizioni per farlo, ha manifestato solidarieta’ e vicinanza alla Campania e offerto la disponibilita’ a dare uomini e mezzi per affrontare l’emergenza.

Il presidente della Lombardia Roberto Formigoni non ha partecipato agli incontri e ha sottolineato che serve prima il tavolo sulle risorse aggiuntive che sono state tagliate alle Regioni dalla manovra di luglio. L’Anci ha chiesto che i Comuni siano parte integrante del tavolo che decidera’ sullo smaltimento dei rifiuti campani e anche l’Upi ha sottolineato l’opportunita’ che le Province siano coinvolte nelle fasi decisionali che interesseranno la soluzione della questione. A scatenare la polemica nel pomeriggio sono state le dichiarazioni di Umberto Bossi che si e’ chiesto ”perche’ la magistratura non intervenga sul sindaco di Napoli” e ai giornalisti che gli chiedevano perche’ non portarla al nord ha risposto ”la gente si incazza”. ”Ho le mani e la coscienza pulite”, gli ha risposto il primo cittadino di Napoli, Rosa Russo Iervolino. ”Il governo fara’ una sintesi”, ha risposto il governatore della Campania Stefano Caldoro a chi gli ha chiesto di commentare le parole di Bossi.