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Galan perentorio: “Basta rifiuti campani in Veneto”. E continua la corsa contro il tempo per eliminare l’immondizia

25 novembre 2010 0 commenti

RIFIUTI_2“Continuerei anch’io a dire di no ai rifiuti di Napoli. Per due motivi. Primo, perche’ non hanno imparato nulla: a cosa serve togliere mille tonnellate di rifiuti se poi li’ non fanno quello che devono fare? Secondo, perche’ cominciamo a essere in difficolta’ anche il Veneto: qui c’e’ qualcuno che non sta facendo i termovalorizzatori che servirebbero, almeno uno, meglio due’’. E’ quanto afferma in una intervista al Gazzettino, il ministro dell’agricoltura Giancarlo Galan.

È tornata riunirsi questa mattina la Conferenza delle Regioni, all’indomani dell’incontro tra i governatori e il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto sull’emergenza rifiuti a Napoli. Al tavolo di ieri Veneto e Piemonte si sono dette indisponibili ad accogliere i rifiuti campani, poi, nel corso della giornata anche altre Regioni (Lombardia, Marche e Liguria) hanno alzato paletti. Stamattina i governatori faranno il punto sul vertice di ieri e decideranno la posizione da assumere nei confronti dell’esecutivo, cui è stato domandato di chiedere un aiuto corale di tutte le Regioni con un atto formale.

Intanto corsa contro il tempo, a Napoli, per tentare di togliere dalle strade quanti più rifiuti possibile. Nel corso della notte sono state raccolte circa 1.500 tonnellate, quasi 300 tonnellate in più rispetto alla produzione di immondizia quotidiana. Nonostante il superlavoro dei mezzi e degli uomini dell’Asia, però, giacciono sui marciapiedi ancora 2.700 tonnellate di immondizia, circa 200 in meno rispetto a ieri. I dati sono forniti, come ogni giorno, dall’assessore all’Igiene del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli. “Stiamo facendo l’impossibile, quasi una corsa contro il tempo – dice – ma continuo a essere preoccupato. Stiamo dimostrando che siamo in grado di recuperare e di raccogliere più di quello che facciamo solitamente, ma i flussi consentiti dall’Ufficio regionale sono sempre teorici dal momento che negli Stir, sempre ingolfati, riusciamo a sversare molto meno di quanto potremmo”. Negli impianti di Giugliano e Tufino, anche ieri, si è conferito poco mentre la discarica di Chiaiano resta l’unica valvola di sfogo per la città ingoiando, quotidianamente, oltre 600 tonnellate di rifiuti.

La città è ancora sporca e in alcuni quartieri la situazione è più critica che altrove: maggiori sofferenze soprattutto nelle zone del centro storico, ma anche nelle periferia come San Giovanni a Teduccio, Pianura, Soccavo e la zona di Santa Lucia, a ridosso del lungomare. Si spera che l’ordinanza emessa ieri dal sindaco Rosa Russo Iervolino riesca a dare qualche risultato. Il documento impone, ad esempio, all’Asia di privilegiare la raccolta nella aree antistanti scuole, ospedali e case di cura alternando lo spazzamento nelle varie zone della città. “Siamo in attesa di capire se ci sarà la reale collaborazione da parte delle altre Regioni – conclude Giacomelli – noi speriamo che almeno una parte dei nostri rifiuti possano essere trasportati altrove”. Intanto resta tranquilla la situazione a Terzigno. Nel corso della notte sono stati 20 gli autocompattatori che sono riusciti a sversare a Cava Sari senza alcun problema di ordine pubblico.